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Elezioni 2018

Elezioni 2018, Forza Italia sulla tramvia: “Il Comune riscuota 32 milioni di penali”

Comizio elettorale di Stella e Bergamini alla stazione: “Rischio ritorno del fascismo? Chi lo dice fa sorridere”

Una campagna elettorale che, da destra, si gioca parecchio sulla tramvia, dopo l'ufficializzazione dei ritardi per la linea 2, che sarà in servizio non prima di fine agosto. Questa mattina la finta inaugurazione da parte della Lega, nel pomeriggio ad attaccare sono i candidati di Forza Italia alle prossime elezioni.

32 milioni di penali

"Secondo i contratti stipulati con il Comune, le aziende avrebbero dovuto pagare 35mila euro per ogni giorno di ritardo per la linea 2 e 50mila al giorno per la 3. Siamo a 488 giorni di ritardo per la 2 e 333 giorni per la 3 rispetto alle prime date annunciate. In tutto sono 32 milioni di penali, che il Comune di Firenze deve esigere e destinare ad attività commerciali e famiglie danneggiate dai cantieri”, chiede il candidato al proporzionale della Camera a Firenze Marco Stella, questa mattina ad un comizio elettorale di fronte ai cantieri della stazione. "Non dimentichiamo le promesse mancate e la scommessa del sindaco Nardella sull'entrata in servizio in data odierna", attacca il capogruppo in Comune Jacopo Cellai.

Parole alle quali replica l'assessore ai lavori pubblici di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti. "Alla fine dei lavori calcolaremo le penali, che potranno essere quantificate fino a 30 milioni di euro alle ditte in base a quanto previsto dal contratto", dice Giorgetti, confermando dunque più o meno l'ammontare delle possibili penali, ma facendo capire che non potranno essere chieste prima della fine dei lavori (c'è poi anche la storia dell'arbitrato, al quale le stesse ditte si sono rivolte chiedendo 282 milioni di euro).

Un eletto fiorentino

Tornando alle elezioni, “faremo un grande risultato, l'orientamento dell'elettorato sta cambiando anche in Toscana”, aggiunge Deborah Bergamini, candidata per Forza Italia in in tre collegi del proporzionale della Camera (compreso Firenze) e all'uninominale di Massa. “Sono sicura che possiamo avere un eletto fiorentino”, prosegue Bergamini, riferita a Stella, anche se è praticamente impossibile che quest'ultimo (terzo nel collegio proporzionale della Camera) venga eletto: mancherebbero più o meno 12mila voti.

Raid di Macerata e aggressione a Meloni

Bergamini, deputata uscente e coordinatrice di Forza Italia in Toscana, è tornata anche sul raid razzista di Macerata ad opera di Luca Traini e sull'iniziativa del segretario del Pd Matteo Renzi, che domani a Stazzema si iscriverà assieme ad altri esponenti del partito all'anagrafe antifascista, istituita dal Comune che subì la strage nazifascista di Sant'Anna.

“Il protagonista del raid prima di essere un iscritto alla Lega (fu candidato a consigliere comunale con il Carroccio, ndr) è un folle”, ha detto Bergamini, che ha poi paragonato gli spari di Traini all'aggressione subita ieri da Giorgia Meloni a Livorno, dove la leader di FdI ha ricevuto insulti e sputi sull'auto: “Lo ritengo un atto altrettanto sconsiderato e vile”.

Rischio fascismo

“Il tema dell'antifascismo è sempre importante, questo Paese non deve mai perdere la memoria di ciò che è accaduto, ma la mia impressione è che si tratti di un'iniziativa propagandistica - ha concluso Begamini in merito all'iniziativa del Pd -. Mi fa sorridere chi dice che il ritorno del fascismo sia un rischio per questo Paese”. In Toscana Forza Italia, che alle regionali del 2015 prese l'8,5% (contro l'exploit al 16% della Lega), punta ad eleggere 4 deputati al proporzionale, e uno o due senatori.

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