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Elezioni 2018

Politiche 2018, debutta la nuova scheda elettorale: come si vota

Debutta la nuova scheda elettorale prevista dal Rosatellum: è la medesima, per la Camera e per il Senato. Ecco cosa c'è da sapere

Il 4 marzo 2018 italiani al voto per le elezioni politiche 2018. I seggi saranno aperti dalle 07:00 alle 23:00. Lo scrutinio si svolgerà subito dopo la chiusura dei seggi e la precedenza verrà data alle schede del Senato.

Dei 630 deputati, 231 saranno eletti in collegi uninominali, 386 saranno eletti in 63 collegi plurinominali in proporzione ai voti ottenuti dalla coalizione e dalla lista, 12 saranno eletti in circoscrizione Esteri, 1 in Val d'Aosta.

Ecco cosa c'è da sapere

1) Si voterà con la nuova legge elettorale, il Rosatellum, che prende il nome dal capogruppo PD alla Camera, Ettore Rosato, che l'ha ideata. L'indicazione del capo della coalizione non è prevista mentre ogni partito deve dichiarare il capo politico della lista. 

2) Lo sbarramento per entrare in Parlamento è del 3% per le liste mentre le coalizioni per ottenere seggi devono superare il 10%, con l'obbligo di avere al proprio interno almeno un partito in grado di conquistare il 3% dei voti.

3) I candidati concorrono in un sistema misto: l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato è effettuata con metodo maggioritario in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato.

L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (386 e 193, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene con metodo proporzionale in collegi plurinominali in cui sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista abbia diritto. 

4) Nuova scheda elettorale: è la medesima, per la Camera e per il Senato. Reca il nome del candidato nel collegio uninominale e il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste per il collegio plurinominale. I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

E' dotata di un'appendice cartacea munita di un "tagliando antifrode" con un codice progressivo alfanumerico generato in serie; dopo che l'elettore ha votato ed ha restituito la scheda al presidente del seggio debitamente piegata, tale appendice con il tagliando è staccata dalla scheda e conservata dai componenti dei seggi elettorali, che controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda all'elettore; solo dopo tale controllo il presidente del seggio inserisce la scheda stessa nell'urna. 

5) Come si vota

- il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa;
- il voto espresso tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio.

- Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.

- Se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.

- Se l’elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo, in quanto per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto. 

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