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Di Maio a Firenze fa il pieno di imprenditori

Il candidato premier 5 stelle al Convitto della Calza: “Troppa burocrazia, aboliamo 400 leggi”

Nella prima uscita fiorentina della campagna elettorale Luigi Di Maio fa il pieno di imprenditori. Ieri sera, al Convitto della Calza di Porta Romana, c'erano quasi duecento persone ad ascoltarlo, molti rappresentanti delle imprese, da Confesercenti a Confcommercio, fino a Coldiretti.

Il candidato premier dei 5 Stelle ha rilanciato alcuni dei cavalli di battaglia proposti negli ultimi giorni, a cominciare dalla lotta alla burocrazia. “Metteremo in piedi un elenco con 400 leggi da abolire, ora sono troppe”, dice Di Maio, che poi propone di “utilizzare l'incrocio delle banche dati della pubblica amministrazione” per effettuare i controlli sulle imprese.

“Dobbiamo invertire l'onere della prova: chi crea valore (gli imprenditori, ndr) deve essere considerato onesto fino a prova contraria, non l'opposto. Non sono io imprenditore che devo dimostrare di essere in regola, è lo Stato che deve dimostrare che non lo sono”, dice Di Maio, che in affermazioni del genere sembra strizzare l'occhio anche all'elettorato berlusconiano.

In platea, piena, gli imprenditori sono soddisfatti. “E' da tempo che le forze politiche non ci coinvolgono in prima persona”, commentano in parecchi. Di Maio chiede poi di abolire gli studi di settore, prima di lanciarsi in considerazioni di politica più generali, dalle 'parlamentarie' alla responsabilità di governo.

“Stiamo facendo una cosa che non ha eguali in Italia e nel mondo. Selezioniamo le nostre liste attraverso le votazioni dei nostri iscritti. La legge elettorale ha eliminato le preferenze e creato le liste bloccate, che noi però - spiega Di Maio - decidiamo insieme ai nostri iscritti (con parecchie proteste on line su presunte irregolarità, ndr)”. Liste sulle quali il 'capo politico' del Movimento potrà dire l'ultima parola.

Sul possibilità di andare al governo, infine, “triplicheremo i nostri parlamentari - assicura Di Maio -. E la sera delle elezioni chiederemo l'incarico di governo, facendo un appello alle altre forze politiche per non lasciare il Paese nel caos”.

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