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Della Valle contro Renzi: "E una sòla". Nardella nel mezzo, e lo stadio?

Il patron della Fiorentina ha lanciato un durissimo attacco al premier Renzi: "Renzi ha fatto tilt, è in stato confusionale, pensa di poter dire qualunque stupidaggine e contraddirla il giorno dopo". Nardella: "Da sindaco sto con Renzi"

L’incontro tra Renzi e Marchionne? “È l'incontro fra due grandissimi sòla”. Diego della Valle, ospite su La7 a ‘Otto e Mezzo’, ieri sera non c’è andato di certo leggero, anzi: Sono due “persone che non mantengono ciò che promettono. E mi dispiace per Matteo”. E ha aggiunto: “Renzi ha fatto tilt, è in stato confusionale, pensa di poter dire qualunque stupidaggine e contraddirla il giorno dopo. Dice che combatte i poteri forti ma oggi era a casa di un potere forte. Renzi non ha mai lavorato e quindi non può parlare di lavoro come noi. Pensavo fino a qualche mese fa che potesse essere una risorsa per il paese e invece non ha fatto una sola cosa di quanto ha promesso. L'unica iniziativa è stata dare gli 80 euro, copiando quello che ho fatto io nella mia azienda”.

Questioni nazionali? Senza ombra di dubbio, c’è di mezzo le politiche sul lavoro nel suo complesso, dall’occupazione al rilancio dell’impresa; le riforme, i patti ecc… Ma c’è chi, in città, ha letto nelle parole di Della Valle anche un retrogusto che potrebbe riguardare la partita per il nuovo stadio della Fiorentina. Sì perché, dopo le paginate sul progetto presentato dalla società Viola, i 305 milioni di euro per costruire nell’intera area Mercafir (a patto che il mercato ortofrutticolo trovi casa altrove), la ‘Cittadella’ della Fiorentina, arriva quest’attacco violentissimo di Diego Della Valle a Renzi. Che ha messo sugli scudi il sindaco Nardella. Come dire, un dibattito politico così aspro potrebbe allontanare gli interlocutori a capo e regia del progetto stadio?

Difficile da dirsi, e Nardella questa mattina, all’inaugurazione del cantiere per le casse d’espansione anti alluvioni e per la messa in sicurezza del fiume Arno a Figline Val d'Arno, in provincia di Firenze, ha subito fatto quadrato sul tema, scacciando le nubi paventate dai giornalisti: “Non c’entra niente con questo. Quelle sono cose che riguardano un altro profilo che è quello tecnico-urbanistico ed amministrativo della città”.

Che sul piano della realtà, il discorso non fa una piega. E tuttavia la politica fattiva, quella che fa le cose, si misura anche nei rapporti. E qui Nardella si trova una bella gatta da pelare, perché se da una parte deve discutere con chi in città è pronto a investire per la Fiorentina (già, c’è di mezzo solo l’unica realtà cementificante di Firenze), dall’altra gli tocca difendere senza esitazioni il premier e tutto quel carico di significato politico che rappresenta: “Da sindaco non condivido le critiche di Della Valle al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Vedo che Renzi sta facendo un grande sforzo, e in questo non è da solo, per cambiare il Paese”. E ancora: “Il governo merita supporto, fiducia e per quanto ci riguarda, parlo da sindaco e come componente del Partito democratico ci sono tanti giovani, tante persone, la parte più coraggiosa e innovativa del Paese, che è dalla parte del governo. Invito quindi il governo ad andare avanti e non a spaventarsi”.

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