Crisi Pirelli, il governatore Enrico Rossi ai lavoratori: "Siamo al vostro fianco"

La Pirelli di Figline Valdarno è in crisi nera. Una pezzo di industria Toscana, a due passi da Firenze, nel pieno di una della voragini più importanti e più critiche della Regione. Eppure, lo stabilimento rappresenta da 52 anni il cuore della manifattura dello 'steel cord', cioè una cordicella metallica per la fabbricazione dei pneumatici. Si tratta di "un'eccellenza assoluta per l' Italia e una delle poche aziende di questo tipo in Europa, con un patrimonio di competenze ed elevate professionalità che non può andare disperso e faremo di tutto per far restare in Toscana". E' questo quello che ha affermato il presidente della Regione Enrico Rossi che con una lettera solleciterà l'attenzione del ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, del sottosegretario Claudio De Vincenti, dei parlamentari toscani e ai presidenti delle commissioni di Camera e Senato.

Il tutto per evitare scelte "che possano danneggiare una presenza ritenuta strategica nel panorama industriale nazionale e toscano". Facendosi portavoce delle preoccupazioni dei lavoratori, Rossi contatterà anche i vertici dell'azienda per fare presente l'importanza dello stabilimento di Figline. La Regione parteciperà, con l'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini all'incontro, previsto per il 14 gennaio a Roma, alle 11, presso il ministero dello sviluppo economico, con le organizzazioni sindacali e l'azienda.

"Siamo al vostro fianco", ha assicurato Rossi ai sindacati e ai rappresentanti dei lavoratori riuniti nel pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati, e al governo "chiederemo di fare chiarezza sulle proposte esistenti e sulle trattative in corso. Per parte nostra siamo pronti ad incontrare eventuali investitori e soggetti interessati a rilevare l'azienda e che intendono farsi avanti".