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Coronavirus, Renzi: "Non possiamo stare chiusi in casa per due anni"

Il leader di Italia Viva: "La strategia per la ripartenza spetta alla politica, non ai medici"

“Penso che col Covid-19 avremo a che fare per i prossimi due anni, o comunque finché non arriverà il vaccino. Proprio per questo non possiamo restare tutti chiusi in casa per due anni”. Lo dice il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

E se tra un mese le condizioni non saranno più favorevoli? "Non più di adesso. L'onda di piena è passata, gli accessi ai pronto soccorso calano, le terapie intensive non scoppiano più. Se fossimo vicini al contagio zero sarei il primo a dire stiamo chiusi una settimana in più, ma non è così” ha risposto Renzi al giornalista di Repubblica che lo ha intervistato.

“E anche col contagio zero - osserva l’ex premier - basterebbe un turista, un lavoratore straniero, un asintomatico per far ripartire un focolaio. Per questo - ripete - serve quella strategia di ripartenza alla quale da una settimana sto invitando la politica, non i medici”.

“In questo Paese - ricorda Renzi - siamo passati dalle minacce di morte ai virologi alla pretesa di delegare loro tutte le scelte. Come ha spiegato Roberto Burioni alla ministra Azzolina da Fabio Fazio, il compito degli scienziati è quello di dire come si contrasta il virus, di spiegare a quali condizioni possono riaprire le fabbriche, non di decidere quando. Burioni con una battuta ha dato alla ministra una lezione di politica”.

“Se non si riparte la recessione farà più danni del virus”, dice ancora Renzi. “Ci si affida a tecnici, economisti o virologi quando la politica è debole. lo voglio - afferma l’ex premier - una politica forte, che ascolta i medici ma poi decide. Non una politica che scappa dalle responsabilità”.

E su quanto accaduto al Pio Albergo Trivulzio osserva: ”E’ stata una tragedia. Bisogna andare a fondo e capire che cosa è successo lì e in altre Rsa”. “Arcuri è arrivato in corso d'opera ma su questo andrà fatta chiarezza con una commissione parlamentare di inchiesta che dovrà indagare sul Pio Albergo Trivulzio e sulle morti sospette o nascoste delle Rsa”, dice ancora Renzi che propone inchieste anche, “sul sito Inps che collassa nel click day costringendo il presidente Tridico a difendersi come un Blues brothers che parla di cavallette, sulla Consob che vieta le vendite allo scoperto quando i buoi sono già scappati”. E ricorda: ”Non possiamo accettare scudi alla politica fatti in forma di emendamenti come quelli presentati da due senatori Pd e dalla Lega”.

In merito alle misure di contenimento decise dal premier Conte per affrontare l’emergenza Covid-19, Renzi riflette: ”Avere cautela significa bilanciare i rischi. Non c'è una verità assoluta, ci muoviamo in un mare ignoto. Mi chiedo perché l'Italia abbia dieci volte i morti della Germania. Perché la Corea del Sud sia riuscita ad arginare il contagio e i Paesi europei no. Perché chi si era basato su una presunta immunità di gregge stia ora pagando prezzi altissimi. Ma ci sono state sottovalutazioni ed errori, anche da noi”.

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