Tramvia 2, il sindaco Renzi: il Comune può soltanto aspettare

Ieri davanti ai giornalisti il sindaco di Firenze non ha potuto far altro che ribadire ciò che aveva già detto sul caso Consorzio Etruria. I cantieri non si aprono finchè non ci sono certezze. I lavori dovevano partire il 2 maggio, una levataccia dopo la festa dei lavoratori. Ma qualcosa s’inceppò nella posa della prima pietra. L’azienda, il suddetto Consorzio, che avrebbe dovuto consegnare l’opera entro mille giorni, sono già trascorsi tre mesi, diede forfait per una situazione finanziaria che non le permetteva di partire con i cantieri. La ditta dopo aver messo in cassaintegrazione una parte dei dipendenti ha navigato in acque stagnanti, arrivando a restituire a Btp, intanto passata ad Impresa Spa, l’appalto del trasporto su ferro per i futuri treni cittadini.

Il sindaco ha cercato di spiegare la sua strategia “I problemi della tramvia sono ancora "gli stessi. L'appalto per realizzare la linea 2 è stato vinto da alcune società che vivono un momento di grande difficoltà, la Btp e il Consorzio Etruria: nel corso delle procedure fallimentari è possibile che la linea 2 del tram passi a un'altra azienda scelta dal tribunale, e fino a che non c'è il trasferimento a questa nuova azienda il Comune di Firenze non può fare niente, può soltanto aspettare".  Così si attende il corso delle questioni giudiziarie: “Noi abbiamo detto che non iniziamo prima che tutto sia a posto perché sennò si tengono aperti i cantieri per anni, e fino a che non si mettono d'accordo con gli avvocati si rimane con il cantiere aperto - ha ricordato il sindaco - stiamo aspettando di capire se il tribunale che ha nominato il commissario per la vicenda della Btp darà il via libera alla nuova azienda che dovrà subentrare. Se subentra noi faremo di tutto per fare le corse e portare la linea 2 del tram anche al polo di Sesto".