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No ai rinvii a giudizio o conflitti d’interesse, De Zordo lancia il codice etico

La consigliera comunale assieme a Libera e Avviso Pubblico hanno elaborato un codice etico rivolto al sindaco, assessori, consiglieri e municipalizzate di Palazzo Vecchio

Obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per corruzione o concussione, il divieto del cumolo degli incarichi, come quello di iscriversi a società segrete. Ma non solo. Nel codice etico ‘anticorruzione’, elaborato dalla consigliera comunale Ornella De Zordo di perUnaltracittà a fianco di Libera e Avviso Pubblico, c’è anche un richiamo forte all’estinzione dei conflitti di interesse per quel che riguarda i rapporti professionali, associativi e familiari collegati al ruolo rivestito. Un codice che la consigliera di minoranza ha presentato questa mattina in Palazzo Vecchio rivolto direttamente al sindaco di Firenze Matteo Renzi, ai suoi assessori, ai consiglieri comunali e a tutti i dirigenti di Palazzo Vecchio e delle società partecipate collegate.

Il codice, che costituisce un’evoluzione della ‘Carta di Pisa’, già recepita a Pisa, Certaldo, Scandicci e Sesto Fiorentino. “Se questo codice fosse stato in vigore alcuni anni fa, a Firenze non ci sarebbe stato nessun caso Quadra”, ha spiegato De Zordo. La consigliera ha poi annunciato che promuoverà l’adozione del codice “personalmente, proponendola ai colleghi consiglieri, agli assessori, ed altri rappresentanti del Comune”.
 

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