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Centri per l’impiego: siglato il protocollo tra pubblico e privato

Siglato un protocollo d'intesa tra la Provincia e Assolavoro per favorire le assunzioni. Proposta Renzi sul Primo Maggio, Bonora: "E' una vera burla, tutti sappiamo che ai precari non è concesso il lusso di questa scelta"

100_5056Questa mattina è stato siglato a Palazzo Medici Riccardi un protocollo d’intesa tra la Provincia di Firenze, i sindacati e ed Assolavoro per un progetto sperimentale finalizzato ad individuare nuove soluzioni che favoriscano l’occupazione. Il progetto è dedicato a donne e uomini che non lavorano da almeno dodici mesi, ai disoccupati over cinquanta ed ai giovani nell’età compresa tra i venticinque e i ventinove anni.

DATI - Tutt’oggi sono mille e duecento le persone che quotidianamente si rivolgono ai centri per l’impiego nella provincia di Firenze: lo scopo della sperimentazione è proprio quello di incrementare le forze in campo per non disperdere il lavoro, le professionalità, i curricula, ma di cercare metodologie efficienti per incanalare rapidamente i cittadini nel mercato del lavoro. “A pochi giorni dal primo maggio – ha dichiarato Elisa Simoni, assessore al lavoro e la formazione della Provincia di Firenze – noi sigliamo un accordo unico in Toscana tra il pubblico, i rappresentanti sindacali ed il privato introducendo una novità sul merito e sul metodo: non possiamo uscire dalla difficoltà se non lavoriamo insieme”.
L’assessore Simoni ha sottolineato, durante l’incontro che ha preceduto la firma dell’accordo, la necessità di un soggetto pubblico forte che faccia da raccordo ma che necessariamente deve interagire con le esperienze decennali delle aziende interinali e con le specificità dimostrate sul campo dai sindacati “per riuscire a lenire la piaga che affligge il mercato del lavoro, in particolar modo in questo periodo di crisi economica”.

Concretamente, le agenzie per il lavoro che aderiranno all’accordo, rappresentate da Assolavoro, riceveranno un incentivo finanziario proporzionale al numero di persone disoccupate che riusciranno a collocare e alla durata dei contratti firmati. Il passaggio dei profili delle persone in cerca di lavoro alle agenzie interinali avverrà in seguito ad una preselezione a cura dei Centri per l’impiego della Provincia di Firenze. “Questo è un protocollo sperimentale – ha sostenuto Agostino Di Maio, direttore di Assolavoro – che introduce un principio estremamente importante ed innovativo: il pubblico e privato sono complementari e possono cooperare insieme per cercare lavoro alle persone. Il pubblico definisce gli obbiettivi, controlla e verifica i risultati, i privati cercano di dare una formazione che sia coerente con il mercato del lavoro ed un’assistenza costante durante la fase di ricerca”. La sperimentazione investirà il secondo semestre 2011 e l’intero 2012 per un costo totale di seicentomila euro, suddivisi in parti uguali tra la Provincia ed Assolavoro.

“Ci sarà una cabina di regia – ha commentato Giovanni Ronchi della Cisl – che seguirà l’effettivo andamento della sperimentazione. E’ una scommessa, ci auguriamo positiva, ma è anche un invito alla politica che ha il compito di mettere in campo tutte le risorse possibili per incrementare la crescita economica”. Durante la presentazione del progetto l’assessore Simoni ha elogiato l’ottimo lavoro svolto dai centri per l’impiego ed ha auspicato “l’apertura anche nel centro storico di Firenze di un nuovo polo per l’impiego, moderno, europeo, accogliente”.

PRIMO MAGGIO - La firma su un progetto occupazionale arriva a pochi giorni dal primo maggio e durante l’incontro è continuata ad aleggiare la polemica che in questi giorni ha alimentato il dibattito politico e sindacale. “Stimo Matteo Renzi e conosco il suo senso del dovere fuori dal comune – ha dichiarato l’assessore Simoni – ma non sono d’accorso con Palazzo Vecchio. Ho letto che durante il primo Maggio ha sempre lavorato, io sono tornata al lavoro dopo ventidue giorni che ho partorito, perché il nostro dovere è di dare un esempio differente”.  E conclude: “so che fare l’amministratore è una cosa, il politico è un’altra. Come esponente del Pd, oggi più che mai, con il dibattito in corso sulla modifica dell’articolo uno della Costituzione, è necessario difendere il principio del Primo Maggio”.

Analoghi gli umori dei rappresentanti dei sindacati: “Questa polemica è stata fatta tutta dal sindaco – ha dichiarato Carla Bonora della segreteria della Cgil fiorentina -. Lo scorso anno ero segretaria della Filcams Firenze ed ho vissuto in prima persona la botta tremenda per la scelta ti tenere i negozi aperti. Quest’anno c’è l’aggravante della notte bianca che costringerà non solo le commesse a rinunciare alla festa dei lavoratori ma anche a sostenere turni assurdi”. Per quel che riguarda la facoltà data dall’amministrazione alle commesse di lavorare o far festa le parole della Bonora sono inequivocabili: “è una vera burla, tutti sappiamo che ai precari non è concesso il lusso di questa scelta”.

 

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