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Caterina Biti è il nuovo presidente del Consiglio comunale fiorentino

Alle ultime elezioni è stata la campionessa di preferenza. Ora ricoprirà il ruolo che nella scorsa legislatura è stato di Eugenio Giani. Eletta con i voti del Pd ma anche con l'appoggio di Fi, Fdi-An e Scaletti. Bianca per M5S e Firenze riparte a sinistra

È Caterina Biti (Pd), ex assessore all’ambiente della giunta Renzi, il nuovo presidente del Consiglio comunale di Firenze. Trentotto anni, veterinaria, campionessa di preferenze lo scorso 25 maggio (1664), prende il posto di Eugenio Giani. Caterina Biti, nell’elezione avvenuta durante la prima seduta del nuovo Consiglio comunale, è stata votata da 29 consiglieri su 36 (Pd, Forza Italia, FdI-An, Lista Scaletti); 7 le schede bianche, tra i quali il M5S e la coalizione Firenze riparte a sinistra. L’assemblea poi, ha eletto i due vicepresidenti del Consiglio comunale: Giampiero Gallo del Pd (con 23 voti); Donella Verdi (12 voti). A Sel, quindi, all’interno della coalizione guidata da Tommaso Grassi (Firenze riparte a sinistra), una delle due vicepresidenze dell’assemblea. In quest’ottica, si apprende da fonti di Palazzo Vecchio, a Mario Tenerani, di Forza Italia andrà la presidenza della commissione di Controllo; a Miriam Amato, del Movimento 5 Stelle, la commissione Affari costituzionali.

BITI - “Ci sarà sempre un confronto serrato, la dialettica politica lo richiede, ma sono sicura che ci sarà la voglia di collaborare e di prendere decisioni a più larga maggioranza possibile”, ha detto il neo presidente del Consiglio comunale a margine dei lavori d’aula. “Mi auguro- ha continuato Biti- che i consiglieri sappiano lavorare insieme per raggiungere il meglio per la città. Sul mio nome “si sono astenuti M5S e Sel, anche se però hanno avuto parole di grande apprezzamento. Aver avuto grande consenso, anche tra i gruppi di minoranza, è una responsabilità in più che porterò sempre con me e che cercherò di onorare fino in fondo”.

FORZA ITALIA - “Abbiamo votato sì – hanno spiegato in una nota congiunta i consiglieri del gruppo di Forza Italia, Marco Stella, Mario Tenerani, Mario Razzanelli e Jacopo Cellai – per mandare un messaggio chiaro alla città: siamo opposizione costruttiva. Abbiamo dimostrato che la lotta ci appartiene come il governo. Non vogliamo perdite di tempo inutili. Il voto ‘sì’ rappresenta anche questo: vogliamo che la giunta cominci subito a lavorare, senza indugi. E noi saremo qui a controllare che le cose si svolgano al meglio, come per altro abbiamo dimostrato nei cinque anni della consiliatura”. I quattro consiglieri Fi, si aspettano dalla presidenza Biti “sensibilità verso le minoranze in aula e un'assoluta terzietà nel dirigere i lavori del Consiglio. Al neo presidente Biti facciamo un grande in bocca al lupo per questo percorso appena intrapreso”.

M5S - Meno tenera Miriam Amato, candidata sindaco M5S e da oggi capogruppo del Movimento in Palazzo Vecchio (M5S che sulla Biti ha votato scheda bianca, rimandando il giudizio alla fine dei 5 anni della legislatura): “Spero – ha detto presa la parola, rivolta al sindaco Nardella – che in questa consiliatura la gente comune venga ascoltata e spero di non assistere allo svilimento dei servizi pubblici; spero di non vedere esternalizzati, ancora una volta, i servizi all’infanzia; e spero che si risponda davvero alle esigenze disabili”. Accanto a lei, sui 12 banchi di minoranza del Salone dei Duecento, a chiudere un trittico grillino tutto rosa, Silvia Noferi e Arianna Xekalos. Sul capitolo disabili Amato ha ricordato in aula che, tempo fa, in occasione di un presidio delle associazioni dei disabili di fronte a Palazzo Vecchio, l’allora vicesindaco Dario Nardella, rientrano in Comune, “non si fermò ad ascoltare le loro proposte. Spero che questo cambi e se, in generale, il sindaco vorrà ascoltare le proposte dell’opposizione, sappia che da noi ne arriveranno moltissime”.

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