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Carolina e la battaglia per il merito: "Nardella non mi risponderà"

Parla la 28enne che ha scritto al sindaco dopo la nomina della figlia di un magistrato: "Mi sento presa in giro. La politica? Niente mi rappresenta"

E' diventata per qualche ora una "star" del web. Involontariamente, perché la sua è stata una reazione istintiva, come ci racconta. Carolina Martelli, 28 anni laureata in giurisprudenza, ha le idee chiare. Lavora a Firenze e studia ancora: vuole un'altra laurea, quella in scienze politiche. Ha scritto una lettera a Dario Nardella, pubblicata da Il Fatto Quotidiano, perché ha vissuto come un'ingiustizia l'assunzione di Celeste Oranges, figlia di un magistrato della Corte dei Conti. E il suo pensiero è stato condiviso quasi 20 mila volte solo su Facebook. 

Carolina, la tua lettera è un concentrato di forza, carattere e rappresenta istanze di giustizia sociale e meritocrazia. Cosa ti ha spinto a scriverla?

E' stato un gesto impulsivo: ero a casa con l'influenza, ho letto l'articolo su questa assunzione e mi è partita da dentro.

Sembra un manifesto politico, qualcuno ha anche malignato che potesse non essere scritta da te.

Grazie, ma l'ho scritta proprio io.

Hai inviato il tuo curriculum al sindaco: ti ha risposto almeno?

No, nessuna risposta. Credo che non lo farà, mancano due mesi alle elezioni e penso faranno di tutto per far dimenticare questa storia.

Qual è il sentimento che hai provato a leggere di questa assunzione?

Mi sono sentita presa in giro, un forte senso di ingiustizia.

Ti interessi alla politica? 

La vivo perché mi piace, ma sono una visionaria. Niente mi rappresenta e rimango ancorata agli ideali.

Ci dici per chi voterai alle elezioni?

Questi sono affari miei.

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