rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

“Calano i rifiuti, inceneritori da rivedere”. Ora tutti a 'scuola' seguendo il modello Capannori

Il presidente della Toscana preso atto del calo di rifiuti pro -capite spiega l'obbiettivo nella nostra Regione: 65 percento di differenziata entro il 2020. Rossi: "Occorre capire il reale fabbisogno impiantistico"

Il modello Capannori potrebbe portare a una rivoluzione nella nostra regione su come impostare la raccolta differenziata e le strutture per lo smaltimento. E per ‘comprendere’ il progetto del 'Rifiuti Zero' sabato l’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini sarà presente a un convegno a Capannori, con il sindaco Giorgio Del Ghingaro e il coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero Rossano Ercolini, quest’ultimo di recente insignito a San Francisco del prestigioso Goldman Environmental Prize 2013.

Intanto l’obbiettivo fissato è innalzare al 65 percento entro il 2020 la raccolta differenziata. Ad annunciare il traguardo il presidente della Regione Enrico Rossi, nel corso della conferenza stampa che ha tenuto insieme al sindaco di Capannori per presentare il convegno di sabato.

“Entro l’estate – ha aggiunto Rossi – presenteremo con l’assessore all’ambiente Bramerini il Piano regionale rifiuti e bonifiche. In vista di quell’appuntamento inizieremo sabato un tour tra i Comuni toscani più virtuosi per capire come hanno fatto. Tra i 21 Comuni toscani che hanno già superato il 65% di differenziata il più popoloso è Capannori e sabato saremo lì per parlare della loro esperienza che ha comportato anche una riduzione della produzione. In Toscana si è passati dai 663 kg pro capite del 2009, ai 630 del 2011 ed occorre proseguire su questa strada”.

Il presidente ha detto poi che, alla luce degli obiettivi che la Toscana si pone (riduzione della produzione dei rifiuti, aumento della raccolta differenziata e del riciclo) occorre capire il reale fabbisogno impiantistico e tra gli esempi virtuosi di riuso ha citato il caso della Piaggio che utilizza profilati di plastica riciclata per la carenatura dei suoi mezzi.  In pratica si apre a una possibile riduzione degli inceneritori previsti. 

“Non abbiamo segreti – ha detto poi il sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro – ma da anni facciamo cose normali e se la Toscana vuole guardare a noi con attenzione questo non può che farci piacere. Grazie al porta a porta e alla nostra strategia “Rifiuti zero” alla quale abbiamo aderito fin dal 2007 siamo all’82% di differenziata, abbiamo un bilancio del settore in equilibrio e conferiamo in discarica il 18% di una produzione che è diminuita anche grazie ai 3.000 composter utilizzati dai nostri cittadini che sono i veri protagonisti dei nostri buoni risultati”.

DATI - In Toscana si producono 11 milioni di tonnellate di rifiuti all'anno: i rifiuti solidi urbani sono il 22%, mentre 8,6 milioni sono i rifiuti speciali, il 78% del totale (costruzione e demolizione 3 mln, depurazione 3,1 mln, scarti della produzione delle industrie e del commercio 2 mln, pericolosi 0,4 mln). La regione è al sesto posto nella classifica nazionale per i Rsu, e al quarto per gli speciali. I flussi di rifiuti urbani in Toscana nel 2011 sono andati al riciclo per il 39%, al recupero di energia per il 12%, e in discarica per il 42%. La Toscana è attivata al 42,2% di raccolta differenziata nel 2011 (+2,1% rispetto al 2010): le due province con la quota più alta sono Firenze (48,3%) e Lucca (48,2%). Fra i singoli comuni, percentuali oltre il 90% per Lamporecchio (98,25%), Larciano (97,50%), Capraia e Limite (95,40%), Montelupo Fiorentino (94,59%), Cerreto Guidi (94,33%), Fucecchio (93,50%) e Montespertoli (91,78%). Il 31,9% della raccolta differenziata è composto da carta e cartone, mentre il 24,5% è rappresentato dai rifiuti organici, il 9,9% dal vetro, il 7,1% dal legno, il 5,2% dalla plastica.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Calano i rifiuti, inceneritori da rivedere”. Ora tutti a 'scuola' seguendo il modello Capannori

FirenzeToday è in caricamento