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Brexit, Giani: "Italiano sia lingua ufficiale Ue"

Il presidente del consiglio regionale propone anche un'associazione di amicizia Toscana-Scozia

La Brexit ispira le prime reazioni anche nel consiglio regionale della Toscana dove il presidente, Eugenio Giani, esprime due spunti di riflessione che diverranno "un’iniziativa in seno all’Ufficio di presidenza e anche nei confronti della commissione per le relazioni internazionali del Consiglio e i rapporti con l’unione Europea", presieduta da Tommaso Fattori.

Il primo spunto riguarda dunque la lingua italiana: "Siamo sempre stati poco attenti nella difesa del ruolo che ha la nostra lingua, sia nel continente europeo sia nel mondo, dove l’italiano è al 5° posto come diffusione".

Giani invita i parlamentari itliani che siedono nel parlamento europeo a prendere un’iniziativa per far diventare l'italiano lingua ufficiale di lavoro nelle istituzioni europee: "La questione deve essere posta, integrando le lingue ufficiali del Parlamento europeo, visto il ruolo che svolge l’Italia e visto anche quanto ci viene chiesto per essere europeisti fino in fondo".

Il secondo spunto si innesta sulla scia dei rapporti esistenti tra Italia e Scozia, una riflessione che ha a cuore “un’Europa che nasca dai popoli e non solo dalla diplomazia”. Ecco quindi l’idea di rilanciare i rapporti con la Scozia, esistenti anche tra Firenze ed Edimburgo “fin dai tempi di La Pira”, e che hanno conosciuto iniziative e appuntamenti che Giani ricorda da quando era assessore alle relazioni internazionali di Firenze: “Lancio l’idea di un legato di amicizia tra Toscana e Scozia, che da sempre hanno questo rapporto e che asseconda spinte che, in futuro, possono far trovare alla Scozia la strada per riunirsi all’Europa”.

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