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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

"Il Battistero è malato, dagli imprenditori solo no". Nardella: "No a pubblicità"

Il marmo è "in cattive condizioni per l'inquinamento e delle muffe". Lucchesi: "Gli imprenditori hanno deciso di non aiutarci". Nardella: "Ovunque per aiutare l'Opera del Duomo, ma no pubblicità sul Battistero"

Il marmo del Battistero di Firenze è “in cattive condizioni”. Le cause di questo degrado non sono legate solo all' inquinamento da traffico- “e dunque non sono venute meno con la pedonalizzazione della piazza”- ma ad agenti biologici tipo “muffe che si riformano continuamente”. La denuncia è arrivata dal presidente dell’Opera del Duomo, Franco Lucchesi, che in questo si è scagliato contro industriali e imprenditori fiorentini: “Abbiamo scritto a quaranta imprenditori che riteniamo abbiano, a vario titolo, un debito di riconoscenza nei confronti di Firenze, ma abbiamo ricevuto soltanto due risposte positive e mezzo. Altri due ci hanno detto di no; per il resto, silenzio”.

Mute le industrie, l’Opera del Duomo è tornata alla carica di Palazzo Vecchio. Con in testa un vecchio pallino-tormentone: fare delle impalcature montate sull’ottagono più celebre al mondo, attualmente in restauro, uno spazio per accogliere la pubblicità. Vecchio pallino perché già bocciato dal Comune che su alcuni luoghi simbolo di Firenze ha vietato le affissioni pubblicitarie.

Posizione che il sindaco Nardella non ha mancato di ribadire: diciamo “no alla commercializzazione, una strada che possiamo rinunciare scegliendone delle altre”. Categorico anche sé il sindaco si è detto accanto all’Opera del Duomo “perché è giusto che il Battistero ottenga le risorse necessarie”, sia attraverso “il volontariato che il mecenatismo”.

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Ma Nardella- a fianco di Lucchesi “nel chiedere al mondo delle imprese, a Firenze e in tutta Italia, di investire in un patrimonio mondiale come il Battistero”, e si è detto “con lui ovunque lui voglia” ricordando in questo le operazioni per Ponte Vecchio , Santissima Annunziata, “per cui abbiamo avuto donazione da 300.000 euro”- sul tema sponsorizzazioni appese ai tubi innocenti dei restauri chiude la porta.
“Ho già detto al presidente dell’Opera del Duomo- continua- che siamo pronti a dare una mano su tutte le altre alternative, compresa la richiesta, per questo restauro, al Mibac: si tratta di una delle cose di cui parlerò con il ministro Franceschini domani mattina”. Palazzo vecchio, conclude il sindaco, “è già al lavoro anche per il Battistero, che non è di proprietà del Comune, dello Stato, è dell’Opera del Duomo, ma noi sentiamo come una delle cose più preziose, a cui teniamo di più in assoluto e che contribuiremo a restaurare”.

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