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Imu: al Comune di Firenze mancano 11 milioni. Stangata a settembre?

A spiegarlo l'assessore al bilancio Petretto. Entro settembre il ritocco delle aliquote ma intanto per il 2013 si parla di aumenti delle tariffe e vendita della Sas

Undici milioni di euro in meno. E’ questo l’ammanco del Comune di Firenze nei confronti del ministero dell’Economia e delle Finanze. Si parla di Imu, stime, previsioni, numeri reali e possibili ‘debiti’. Da una parte Palazzo Vecchio che ha raccolto circa 57 milioni di euro con la prima rata dell’acconto dell’Imu (a fronte dei 58 previsti). Dall’altra il ministero che per il capoluogo della Toscana ha fissato l’asticella della prima trance Imu a 68 milioni. In mezzo, tra i conti del Comune e quelli del governo  11 milioni di differenza. A spiegarlo ieri l’assessore comunale al bilancio Alessandro Petretto nel corso di un’audizione in commissione bilancio.

IMU – Petretto ha sottolineato che “le stime riferite al Comune di Firenze, come in altri comuni di dimensioni medio-grandi, si sono rilevate sovradimensionate. Si è registrato un disallineamento di circa 11 milioni fra le previsioni d'incasso del Governo e quelle effettivamente realizzate dal Comune di Firenze. Lo Stato si è impegnato a compensare il minor gettito Imu rivedendo le assegnazioni di risorse sul Fondo sperimentale di riequilibrio”. Ed eccoci, come si dice, all’acqua. La norma prevede per i comuni la correzione delle aliquote Imu entro la fine di settembre. Il governo tre mesi dopo, a dicembre, può stabilire se rimborsare i comuni oppure no. Per questo la norma, in una sorta di scudo locale per compensare l’ammanco dei trasferimenti centrali, lascia agli amministratori la libertà di ritoccare le aliquote verso l’alto. E per questo Palazzo Vecchio starebbe pensando se innalzare o meno quello 0,4% fissato per la prima casa, la quota minima stabilità dalla legge. “Siamo fiduciosi – ha proseguito – che ciò avvenga anche se, molto probabilmente, nessuna certezza su un'eventuale restituzione di risorse ci verrà data prima del mese di dicembre. Questa tempistica assume tratti paradossali se si considera che il termine ultimo assegnato per legge ai Comuni per rideterminare le proprie aliquote Imu è fissato al 30 settembre”. Se l’interrogativo in questione riguarda l’anno in corso, per il 2013 non c’è alcun dubbio: “Vanno aumentate le tariffe”, spiega questa mattina Petretto a Repubblica di Firenze. Quali? Nell’articolo si parla di rette di asili nido e mense, ma anche della messa in vendita della Sas.

GRASSI – “Nonostante che per settimane – afferma, in una nota, il consigliere comunale Tommaso Grassi (Sel) –, all'indomani delle dimissioni dell'assessore Fantoni, sia il sindaco Matteo Renzi che il subentrato assessore Petretto abbiamo ripetutamente dichiarato che i conti erano a posto e che non vi erano problemi di stabilità per il Comune, durante l'audizione in commissione bilancio non è stato nascosto che si pensa ad alzare l'aliquota dell'Imu a settembre e si da quasi per certo l'aumento delle tariffe dei servizi a partire dal 2013”. Per Grassi ''si continua ad ipotecare il futuro impegnando fondi che non possono essere pagati, ma per motivi forse elettorali si slittano gli interventi di risanamento''.

PDL – ''Renzi e Monti sbagliano le previsioni - sottolineano i consiglieri comunali del Pdl Emanuele Roselli e Jacopo Cellai -: nubi nere all'orizzonte per i fiorentini. Secondo il Governo Monti, Firenze avrebbe dovuto incassare 68 mln dalla prima rata dell'Imu, mentre i conti si fermano a soli 57 mln: ben 11 mln in meno. Altrettanto infelice la previsione del sindaco Renzi sul piano delle alienazioni, di oltre 32 mln di euro, che, come confermato oggi dall'assessore, non decolla. Paiono quindi confermate tutte le preoccupazioni del Pdl e dell'ex assessore Fantoni che ha lasciato l'incarico dopo uno scontro acceso con il sindaco'' .''Siamo preoccupati - concludono - perché tutto questo potrebbe portare la giunta ad aumentare ulteriormente le tariffe dei servizi alla persona. Ci auguriamo non siano ancora una volta i cittadini a pagare la scarsa lungimiranza di questo centrosinistra''.
 

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