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Crescono i ciclisti ma anche gli incidenti: "Pochi interventi per le due ruote"

Dopo la tragedia di Lamezia Terme, scatta l'allarme nel mondo dei ciclisti. Aumenta in città il numero di abitudinari delle due ruote ma crescono anche gli incidenti, e l'associazione Firenzeinbici reclama: "Mancano le politiche di incoraggiamento"

Sarebbe auspicabile un pò di prevenzione in più. E invece si tirano sempre le somme post-tragedia. Dopo l'incidente mortale di Lamezia Terme in cui un'auto ha investito 7 ciclisti, è scattato l'allarme nel mondo degli abitudinari delle due ruote. A Firenze i pedalatori crescono ogni anno con 30.000 al giorno e con loro cresce anche il numero di sinistri che coinvolgono biciclette: tra gennaio e il 5 dicembre 2010 sono 196 i ciclisti rimasti feriti in 258 incidenti contro i 174 su 349 di tutto il 2009. In mezzo ai numeri il fatto resta uno: nel capoluogo fiorentino si fa troppo poco per le biciclette.

Come segnalato dall'associazione di ciclisti Firenzeinbici.net in un'intervista rilasciata a Repubblica, il 9% in più di ciclisti al giorno "è frutto esclusivamente del fai da te. Politiche di incoraggiamento non se ne fanno". "Abbiamo solo 40 chilometri di piste ciclabili e il peggio è che sono tutti spezzoni non collegati o interrotti al loro interno. Questa amministrazione non ne ha fatta una nuova, anzi cancella gli attraversamenti ciclabili. L'ultima pista l'ha inaugurata un anno fa in via de Sanctis ma per caso. Era già stata progettata, finanziata, appaltata. Stesso finanziamento precedente per la pista in costruzione sul viale Michelangelo: questa giunta ha solo peggiorato il progetto". "Adesso", conclude Valerio Parigi membro di Firenzeinbici, "la strage in Calabria ci deve insegnare che non si può più aspettare. Nelle altre città europee si fa".
 

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