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'Attiva Firenze' lancia 7 assi strategici per trasformare Firenze in una smart city

Mobilità, città metropolitana, Moschea, rifiuti. L'associazione di giovani professionisti (architetti, ingegneri, imprenditori e ricercatori universitari), dopo un anno di lavoro ha consegnato alla politica 'Una bussola per la Città'

Sette assi tematici: Città metropolitana; Mobilità integrata; Acqua, gas, rifiuti, energia; Welfare di comunità; Sviluppo economico e innovazione; Cultura diffusa; Rigenerazione urbana. E un idea: trasformare Firenze in una smart city cioè una città sostenibile, metropolitana, inclusiva e 'intelligente'.

Con questo obiettivo l'associazione 'Attiva Firenze', composta da un gruppo di giovani professionisti fra architetti, ingegneri, imprenditori e ricercatori universitari, dopo un anno di lavoro, ha presentato oggi il documento “Una bussola per la Città” in cui si indicano le linee guida che la futura amministrazione comunale dovrebbe seguire per rendere il capoluogo toscano una città cosiddetta smart. Una sorta di cartina geografica da affidare al dopo Renzi, un’analisi ‘open source’ che l’associazione mette a disposizione della politica e delle forze sociali del territorio.

Fra le proposte presentate, condensate in un documento di 19 pagine, l'avvio ufficiale del percorso di realizzazione della città metropolitana attraverso l'uso dedicato di risorse regionali ed europee già a disposizione (con “Firenze alla guida del percorso per la fusione dei Comuni della Piana), un piano integrato di mobilità sostenibile che renda maggiormente accessibile l'area pedonale del centro storico (anche sviluppando l’ipotesi suggestiva della tramvia sotterranea), l'inserimento dell'obbligo alla pubblicazione di tutti i dati prodotti dalle aziende partecipate (open data) e il lancio di un concorso internazionale per realizzare la Moschea di Firenze che costituisca l'occasione per realizzare un'opera d'arte di interesse mondiale in grado di attirare investimenti internazionali e dimostrare il senso di accoglienza della città.

Nel documento si propone inoltre l'apertura alla gestione privata non-profit degli spazi verdi comunali non utilizzati e si richiede una scelta definitiva per dotare la città di un city airport sicuro, efficiente e a basso impatto ambientale.

“Siamo convinti che Firenze sia orfana di una visione strategica chiaramente leggibile” - spiega Marco Tognetti, presidente dell'associazione. “I passati cinque anni hanno visto avviare alcuni processi e segnare alcune decisioni importanti, tra cui il regolamento urbanistico e la prima linea della tranvia, ma ciò che continua a mancare è una visione di sistema che inserisca questi cambiamenti in un unico quadro, leggibile, trasparente e aperto alla partecipazione. Il documento – continua Tognetti - è il frutto di un anno di lavoro vissuto incontrando singoli cittadini, organizzazione del terzo settore, imprese, cooperative, associazioni di categoria, assessori, politici professionisti e universitari. Attiva continuerà questo percorso di approfondimento con tutti quelli che hanno voglia di partecipare per rendere Firenze inclusiva, sostenibile e intelligente".

Per conoscere nel dettaglio il documento e le proposte dell'associazione è possibile consultare il sito www.attivafirenze.it

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