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Ataf, per la privatizzazione sì a settembre. Confermato lo sciopero

I consigli dei Comuni soci voteranno a settembre sulla privatizzazione dell'azienda. Fermi i sindacati che propongono un'alleanza con altre due imprese in vista anche del bando per il gestore unico

La soluzione del caso Ataf dovrà aspettare la fine d’agosto, più precisamente settembre. I  consigli dei Comuni soci cercheranno di diffondere consenso per arrivare a dire sì alla vendita dei servizi dell’azienda di trasporti. Immobili i sindacati.

L'operazione, secondo quanto appreso, è stata ieri al centro di vari tavoli e incontri tra il presidente di Ataf Bonaccorsi e i sindaci dei Comuni soci dell'azienda di trasporto pubblico fiorentino e prima ancora con le forze di maggioranza in Palazzo Vecchio.
 Gli enti locali hanno chiesto un po' di tempo ancora per trovare maggiore unanimità ma l'orientamento sembra comunque rimanere quello delineato nella relazione dall' advisor, che prevede la divisione in due dell'azienda e la vendita del 100% ai privati della gestione del servizio. Con la vendita verrebbero travasati anche 1033 dipendenti in forze all’attuale tpl.

I sindacati, che ieri hanno partecipato a un incontro, indetto dal sindaco di Sesto Fiorentino Gianassi, con primi cittadini e assessori alla mobilità, confermano lo sciopero di 24 ore contro la privatizzazione per il 18 luglio, giorno in cui si tiene una seduta del Consiglio comunale di Firenze. In risposta, lo stesso giorno i sindaci soci di Ataf hanno deciso di proporre alle organizzazioni sindacali un incontro "per proseguire la discussione avviata stamani a Sesto Fiorentino" alla presenza, tra gli altri, del presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi.

PROPOSTA - Secondo la Cgil e Fit-Cgil toscane procedendo anche in questa direzione si sottolinea "l'impossibilità e la rinuncia al governo pubblico del trasporto. Anziché far squadra per la futura gara unica regionale, assistiamo in Toscana all'accentramento su 3 assi delle imprese (Ataf, Tiemme e Ctt) in competizione tra loro, immaginando da parte dei Comuni di Firenze, che il privato sotto forma di cavaliere bianco, sia in grado di vincere in solitudine la gara regionale, senza alcuna valutazione circa le modalità e la qualità dei servizi, ma avendo unicamente a riferimento il risparmio per gli enti". Critica anche la Fit-Cisl provinciale secondo cui "il bilancio a pareggio presentato da Ataf appare molto, molto inverosimile", e che propone invece di creare "un'azienda unica per la mobilità fiorentina che formerebbe insieme alle altre due grosse realtà toscane già costituitesi (Ctt e Tiemme) un gruppo formidabile per aspirare a vincere le prossime gare regionali". In vista della gara unica regionale, nei giorni scorsi anche l'assessore toscano alla mobilità Luca Ceccobao ha espresso perplessità sulla decisione di dividere e privatizzare Ataf.
 

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