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Palazzo Vecchio, le opposizioni contro gli assessori: “Non rispondono in aula, ora basta”

Torselli, Noferi, Amato, Xekalos, Grassi e Scaletti: “La giunta Pd si fa beffe di regole e opposizioni”

Le opposizioni di Palazzo Vecchio, compatte, attaccano la giunta Pd a guida Nardella. “Alle interrogazioni in consiglio comunale gli assessori competenti o non rispondono o fanno prese in giro. Il regolamento viene sistematicamente disatteso, è un atteggiamento grave”, denunciano, con una conferenza stampa, i capigruppo Francesco Torselli (Fratelli d'Italia), Silvia Noferi (M5S), Miriam Amato (Potere al Popolo), Tommaso Grassi (Firenze riparte a sinistra) e Cristina Scaletti (La Firenze Viva).

“Da quattro anni, l'atteggiamento della giunta è sempre lo stesso. I 30 giorni previsti dal regolamento per rispondere alle interrogazioni il più delle volte non vengono rispettati, oppure c'è chi, come l'assessore Lorenzo Perra quando si fanno domande sulle partecipate, aspetta il ventinovesimo giorno per rispondere 'chiedete direttamente alla società'. Altro costume quantomeno censurabile è quello degli assessori che escono dall'aula prima che vengano discusse le interrogazioni che li riguardano, per evitare di rispondere. È arrivato il momento di dire basta, in questo ultimo anno di mandato non permetteremo più che accada”, attacca Torselli, in qualità di portavoce delle opposizioni.

Tra gli esempi di mancate risposte ricevute, quella all'interrogazione “che abbiamo presentato dopo la segnalazione di un cittadino che si è visto arrivare a casa un conto di 977 euro perché aveva chiamato la Polizia Municipale dopo che la sua auto si era fermata ed aveva sversato dell'olio sulla carreggiata. Un intervento di un quarto d'ora con un secchio di segatura, una cosa assurda”, dice Noferi (5 Stelle). “O l'interrogazione sul presunto conflitto d'interessi del consigliere Pd Nicola Armentano che sembrerebbe esercitare la professione di medico in una struttura comunale, dove ci risulta che non sarebbe possibile fare attività retribuite”, prosegue l'esponente pentastellata.

E ancora. “Risposte alle interrogazioni e agli atti che poi quando arrivano sono spesso in netto ritardo e piene di frasi di circostanza, che dribblano le domande”, aggiunge Grassi (Frs). “Sul taglio degli alberi o sulla questione dei Nidiaci solo risposte parziali e incomplete”, attacca anche Amato (Pap). “Il 27 febbraio scorso, sull'onda della notizia del permesso concesso alla moglie dell'ex sindaco ed ex premier Renzi, chiedemmo a SaS (Servizi alla Strada, ndr) un elenco dei permessi concessi dalla società su richiesta del sindaco Nardella per circolare e parcheggiare in centro storico – conclude Torselli -. Nessuna risposta. Per non dire della cosiddetta 'Piscinopoli': abbiamo presentato dieci diverse interrogazioni, e a tutte ci è stato risposto solamente 'c'è un'indagine in corso'”. Alle accuse ha replicato l'assessore ai rapporti con il consiglio comunale Federico Gianassi: “Le mancate risposte rappresentano solo il 2% dei casi.

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