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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il Consiglio regionale approva il nuovo piano sanitario della Toscana

Via libera a maggioranza: su 38 votanti, 25 si sono espressi a favore e 13 contro. L'assessore regionale alla Salute, Luigi Marroni: "Sono convinto che il piano è di grande valore. Altra cosa è la struttura con la quale andremo a realizzarlo"

Una mole quasi gigantesca, 500 pagine di indicazioni e previsioni, tanto da far storcere il naso all'opposizione, che avrebbe voluto misurarsi su un documento almeno più snello. Queste le parole del vice-presidente della commissione Sanità, Stefano Mugnai (Forza Italia): "In Lombardia il piano analogo è stato scritto, comprensivo di indice, in 40 pagine". In Toscana, invece, si è privilegiata la via del piano socio-sanitario il più voluminoso possibile. E, oggi, dopo un lungo dibattito il Consiglio regionale l'ha approvato, per il periodo 2012-2015: su 38 votanti, 25 si sono espressi a favore e 13 contro. Le quattro mozioni collegate (una del Misto, una del Prc e due di Fi) sono state invece respinte.

L'assemblea di palazzo Panciatichi ha invece approvato una risoluzione che impegna il presidente e la Giunta regionale a presentare quanto prima "una proposta di revisione complessiva dell'organizzazione del servizio sanitario regionale, con particolare attenzione all'attuale assetto delle aziende e degli enti". Questi in sintesi: garanzia del mantenimento del livello e della qualità dei servizi erogati ai cittadini, tenendo conto del sistema socio-sanitario integrato; promozione di processi di riassetto organizzativo in grado di realizzare contestualmente una ottimizzazione delle risorse ed un efficientamento dei servizi, attraverso una ulteriore implementazione dei livelli di appropriatezza delle cure; incremento dei processi di razionalizzazione dei costi strutturali dei servizi, favorendo la semplificazione delle procedure, nella conferma dell’universalità, equità ed efficienza del sistema.

"Sono convinto che il piano è di grande valore- ha commentato l'assessore regionale al Diritto alla Salute, Luigi Marroni-. Altra cosa è la struttura con la quale andremo a realizzarlo. Il periodo storico che stiamo attraversando, i tagli in arrivo sono stati l'elemento scatenante, ma è pur vero che l'esigenza di una riorganizzazione stava maturando. Ci sono questioni da risolvere non indifferenti, che pongono molti interrogativi: la governance del territorio, i rapporti con l'università''.

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