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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Imu: il Consiglio comunale di Firenze ha approvato le aliquote

Confermate le aliquote annunciate dalla Giunta fiorentina: 0,4% per la prima casae. Per gli immobili sfitti da almeno un anno e' prevista invece l'aliquota massima, 1,06%

Dal Consiglio comunale di Firenze è arrivato il sì definitivo al regolamento sull’Imu. Con 26 voti favorevoli e 9 contrari, l’assemblea ha dato il là alla proposta portata in aula dalla Giunta fiorentina. Confermate le aliquote già ampiamente illustrate dal sindaco Matteo Renzi e dall’assessore al bilancio Claudio Fantoni. Per le abitazioni principali e quelle affittate a canone concordato sono fissate le quote base previste dalla legge, rispettivamente 0,4% e 0,76%: per gli immobili sfitti da almeno un anno e' prevista invece l'aliquota massima di 1,06%. “Il Comune di Firenze – ha detto l'assessore al bilancio Claudio Fantoni – sta facendo un significativo sforzo per contenere la pressione fiscale a carico dei cittadini. E in questa direzione va anche l’abbassamento dell'addizionale Irpef”. Così arriviamo ai numeri della manovra. Fantoni ha spiegato che con la ‘vecchia’ Ici nelle casse di Palazzo Vecchio confluivano circa 90 milioni di euro, più un trasferimento compensativo di circa 47 milioni. Adesso i contribuenti fiorentini e non pagheranno 233 milioni; ma “di questo importo – ha sottolineato l’assessore – al Comune vanno solo 23 milioni in più, il resto va allo Stato”.

Il voto quindi ha confermato le linee guida della Giunta Renzi, ma il dibattito è stato quanto mai acceso. Tommaso Grassi di Sel e Ornella De Zordo di perUnaltracittà in segno di protesta hanno abbandonato l’aula “dopo che – hanno spiegato – il Pd ha dichiarato la bocciatura preventiva di tutti gli emendamenti delle opposizioni”. Il capogruppo del Pd, Francesco Bonifazi, ha rispedito al mittente le polemiche: “Nessuna bocciatura preventiva: chi mancava al voto in aula non era certo il Pd”. Forti polemiche anche tra i banchi del Pdl, che hanno definito gli esponenti del Pd “consiglieri virtuali al servizio della ‘playstation’ di Renzi: rispondono sempre ciecamente alle indicazioni del sindaco”. Ma le polemiche al Pd arrivano anche dall’interno, tra le mura di casa. La consigliera del Pd Tea Albini infatti ha sottolineato che “il Comune ha calcolato l’imposta sugli immobili non prima casa a livelli massimi: e se è condivisibile sullo sfitto, non mi sento di condividere la pressione sugli immobili usati per attività imprenditoriali soprattutto piccola e media”.
Il consiglio comunale, inoltre, ha approvato un ordine del giorno che chiede al sindaco di “adoperarsi presso il Governo e Parlamento affinché la prima casa di proprietà delle persone residenti in Rsa, che non sia stata data in locazione, sia soggetta all’esenzione totale dell’Imu”. Ed anche qui polemiche. Dopo il voto infatti il consigliere del Pd Maurizio Sguanci è uscito dall’aula in segno di protesta. “Mi era stato detto – ha spiegato – che quest’atto era irricevibile ed io, pur di farlo discutere, l’ho passato ai consiglieri Grassi e De Zordo. Visto che quello che non ricevibile da me è invece ricevibile da altri partiti, valuterò con calma se non sia il caso di passare ad altri gruppi”.




 

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