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L’assessore Marson ribatte ai sindaci delle Piana fiorentina sul Pit

L'assessore regionale Anna Marson risponde ai sindaci della Piana Gianassi e Chini sul problema del Piano d'Indirizzo Territoriale. "Prima di usare offese vorrei consigliare di leggersi le carte"

Continua il botta e risposta politico sulla Piana Fiorentina. Dopo l’approvazione regionale del Pit, piano d’indirizzo territoriale, per l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola sono cominciati i primi scontri istituzionali. I sindaci di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio,  Calenzano e Signa  hanno dato un ultimatum sulle priorità: aeroporto o termovalorizzatore. La questione verte sul cono di smog che si potrebbe  creare con l’istallazione del termovalorizzatore di Case Passerini, la già presente discarica e nel caso d’accordo la pista parallela nell’aeroporto di Firenze con un già annunciato aumento del traffico aereo. I Comuni, nel diverbio con la Regione, sono stati “spalleggiati” anche dalle Province di Firenze Prato e Pistoia. L’assessore Anna Marson rispedisce al mittente le accuse: “Tutti i problemi relativi all’una e all’altra soluzione per Peretola sono stati illustrati, discussi e approfonditi nel corso dei laboratori che ho organizzato e condotto. I risultati di quel lavoro sono puntualmente trattati nel rapporto ambientale che accompagna l’integrazione al Pit e nelle prescrizioni che integrano le diverse discipline del Pit stesso”.

L’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson respinge con fermezza alcune dichiarazioni apparse sulla stampa rilasciate dai sindaci di Sesto Gianassi e di Campi Bisenzio Chini. “Prima di usare le offese – prosegue Marson – vorrei consigliare i sindaci di leggersi le carte, di studiare i documenti, anche al fine di proporre al consiglio regionale le integrazioni che reputano necessarie.”
“Quanto al “consegnare ad un ente terzo la decisione di cosa fare sul territorio” – conclude Anna Marson – non è affatto così. I sindaci dovrebbero conoscere il percorso previsto dalle norme. L’ente terzo ha la possibilità di presentare un progetto, ma la sua valutazione avverrà nelle sedi istituzionali competenti. Sarà lì che la Regione farà valere tutte le prescrizioni di cui si è dotata nel Pit”.
 

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