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Tra Nardella e gli ambulanti è gelo. Salta anche l'ipotesi piazzale Michelangelo

Il vicesindaco dopo l'aggressione di alcuni commercianti di San Lorenzo: "Qualcuno si è scusato, mi ha chiamato anche Renzi". E sulla vicenda: "Non sono disposto a dare risposte a chi le pretende attraverso minacce e intimidazioni"

“Qualcuno si è accorto di aver oltrepassato il limite. Io però non li denuncerò, la vicenda giudiziaria non mi interessa. E non sono neppure spaventato né per la mia incolumità fisica né per quella dei miei familiari”. Il giorno dopo gli insulti e le minacce all’interno di Palazzo Vecchio, fuori dal proprio ufficio, per mano di alcuni ambulanti dell’ex mercato di piazza San Lorenzo, Dario Nardella, a margine del congresso provinciale del Sunia, è tornato sul caso. Come documenta una video-intervista di Repubblica Firenze. “Ieri sera – ha continuato – ho ricevuto messaggi di scuse e solidarietà dalle associazioni di categoria e da qualche ambulante. E questo penso sia positivo, non tanto per la mia persona ma per la città”.

Tra le varie telefonate di solidarietà ricevute, in cima alla lista, quella del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “E’ stato molto affettuoso, amichevole”. Poi ricordando i tempi del Renzi sindaco e Nardella numero due, ha sottolineato: “Anche in passoto i confronti ruvidi con gli ambulanti non sono mancati”.

IPOTESI PIAZZALE CONGELATA – Fin qui le scuse; e la giornata di ieri racconta anche di alcuni ambulanti rammaricati accorsi in piazza Ravenna, all’inaugurazione del comitato elettorale di Nardella, per portare la loro solidarietà. Tuttavia il nodo della questione rimane: il Tetris per la ridefinizione del mercato, scartata dalla soprintendenza l’ipotesi Vasariano, è tutto da rifare. Il vicesindaco si era dato 48 ore di tempo per presentare un’alternativa verticistica: della seria, da qui in poi, prendo la situazione in mano.

LA RISPOSTA DI NARDELLA AGLI AMBULANTI | IL VIDEO DI REPUBBLICA

E c’era già un rincorrersi di voci che traghettavano la partita al piazzale Michelangelo, di nuovo pedonale (con il nuovo parcheggio auto nel vecchio camping) ma senza il senso unico del viale dei Poggi, su per le rampe (al massimo i tecnici avevano pensato all’eliminazione del semaforo in via Marsuppini). Uno scenario che, dopo i fatti di ieri, si è congelato. Cristallizzato dentro le asprezze consumatesi appena fuori la porta che immette negli uffici del supplente di Renzi.

NARDELLA - “Non bisogna mai oltrepassare il limite del rispetto”, ha continuato a sostenere a Repubblica. “Non sono disposto a dare risposte a chi le pretende attraverso minacce e intimidazioni. Sono preoccupato più che latro dal messaggio che può passare da questa vicenda: chi urla, chi minaccia ottiene risposte. Io dico, non è questo il modo soprattutto per chi ha la responsabilità di gestire la cosa pubblica”.

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