La Cittadella Viola è saltata definitivamente, un progetto imploso ancor prima d’essere messo su carta. Rimangono solo annunci e le polemiche che li hanno rincorsi. Se ieri il sindaco aveva parlato al quotidiano La Repubblica di uno stadio con albergo annesso, soluzione quasi certamente gradita alla dirigenza viola, stamani il primo cittadino ha sparigliato le carte. Ma non del tutto. Visto che ora rimangono solo due possibili soluzioni selezionabili.
Ai microfoni di Radio Toscana il primo cittadino ha dato il bye bye al progetto della Cittadella, visto il fermo giudiziario insistente sull’area, per aprire due nuovi filoni di cui uno nelle ultime settimane era già stato elevato a certezza da molti, sindaco escluso.
Le possibilità sono due: Artemio Franchi e Mercafir. La prima comporterebbe una riqualificazione della struttura, complesso visti i vincoli di sovrintendenza, con copertura e servizi di prim’ordine. Uno dei problemi sarebbe a cosa relegare il comunale dopo l’esodo dei  46mila tifosi, ora ospitabili nella struttura. Il rischio è, non potendo essere abbattuto, di divenire una spesa.

La seconda ipotesi sono quei quasi trenta ettari, sul modello del nuovo stadio della Juventus, ricavati dalla riorganizzazione della Mercafir di Novoli. Rispetto al Franchi Novoli sembra favorita dall’accesso agevolato all’autostrada, dell’aeroporto e dalla vicinanza della futura tramvia, appena partiranno i cantieri. Inoltre non è da meno il fatto che l’area sia del Comune alla pari dell'Artemio Franchi e che la Giunta fresca di rimpasto, possa avere quel brio necessario per avviare con celerità le opere future. Ma questo è certo vista la data già fissata per l’annuncio ufficiale: il 28 settembre con la presentazione dei Cento Luoghi.