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Spending review: entro il 1 gennaio 2014 la città metropolitana di Firenze

Nella manovra di revisione della spesa anche il dimezzamento delle province. Entro il primo gennaio 2014 verranno istituite dieci città metropolitane in Italia

I tagli ai mini-ospedali e alle università sono scongiurati. Questo quanto emerso dal Consiglio dei ministri che ha approvato la "seconda rata", come l’ha definita il premier Mario Monti in conferenza stampa, dell'operazione di revisione della spesa pubblica.
Si tratta, ha detto, di una "missione collettiva" pensata "per i cittadini" e che per i prossimi sei mesi del 2012 comporterà tagli per 4,5 miliardi, che l'anno successivo saliranno a 10,5 e a 11 nel 2014.

PROVINCE - E nonostante numerosi stop and go, alla fine arriverà anche il dimezzamento delle province, che entro l'anno dovranno scendere a quota 50. La definizione esatta dei parametri per la dimensione territoriale e la popolazione sarà completata entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con apposito provvedimento del Consiglio dei Ministri. Sono esclusi i Comuni capoluoghi di regione. Le province che "restano in vita" avranno le seguenti competenze: ambiente (soprattutto per il settore discariche); trasporti e viabilità (anche per quanto attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle strade). In attuazione del decreto "Salva Italia", vengono devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato aveva attribuito alle province. 
Il tutto con il raccordo con gli enti territoriali e accompagnato dalla creazione, entro il primo gennaio 2014, di 10 nuove città metropolitane: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria.

Nel complesso la macchina centrale dell'amministrazione pubblica metterà sul piatto 1,5 miliardi quest'anno e 3 miliardi a partire dal 2013, con tanto di soppressione della Covip e dell'Isvap. Confermato quindi lo stop all'incremento dell'Iva fino al primo luglio del 2013 e le risorse per fare in modo che altri 55 mila esodati possano essere salvaguardati con le vecchie regole con uno stanziamento complessivo di 1,2 miliardi di euro dal 2014. Tra le novità in arrivo, spunta il taglio di "almeno il 10%" del totale degli organici delle Forze armate, lo stop all'adeguamento degli affitti pagati dallo Stato e l'avvio della rinegoziazione delle locazioni per ridurre del 15% i canoni.   
 

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