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Tramvia, Nardella: "I 100 milioni di euro dello Sblocca Italia per la linea 4"

Sui ritardi dei cantieri linee 2 e 3: "Convoco le ditte, la pazienza ha un limite e noi l'abbiamo superato". E annuncia: "Stop a nuove ordinanze fino a che i cantieri aperti non andranno a pieno regime"

I 100 milioni di euro previsti dallo ‘Sblocca Italia’ per la tramvia di Firenze destinati al sottoattraversamento del centro storico? Macché, il sindaco di Firenze Dario Nardella cambia i piani: “Sono disponibile, l’ho detto anche al presidente della Regione Enrico Rossi, ad utilizzare i 100 milioni di euro previsti dal decreto ‘Sblocca Italia’ per l’attivazione già dall’anno prossimo della linea 4, quella che dalla stazione Leopolda arriva fino a Campi Bisenzio, in modo da dare un risposta a tutta l’area della Piana”. Lo ha detto deciso dai microfoni di Lady Radio, ieri, ribadendo che per adesso l’ipotesi gode solo della disponibilità di Palazzo Vecchio, ricordando in questo che il dossier ‘tramvia linea 4’ già nel 2015 ha bisogno del semaforo verde anche di Ferrovie delle Stato.

Detto questo, però, il sindaco si è detto pronto a far partire il lavoro sulla progettazione, il bando e la cantierizzazione dell’opera. Con la prima pietra dell’opera, come previsto dai vincoli tempistici fissati dal governo per ottenere il bonus economico, entro agosto 2015. Tuttavia, se da una parte la ‘metro-tram’ può diventare realtà “senza neanche molti investimenti ulteriori a quelli previsti”, dall’altra parte del ragionamento appare chiaro che l’idea del tunnel sotto il centro storico fiorentino risulti sempre più sfumata, o quantomeno messa tra parentesi. Nardella vuol connettere Bagno a Ripoli, l’Arno ce la sezione sud di Firenze con la rete tramviaria, tuttavia diventa sempre più forte la strada sempre sotterranea ma sotto i viali: il passaggio dei treni sotto strada e non sotto il centro storico, in una logica da metropolitana urbana.  

Questo per quel che riguarda il futuro prossimo, quando però ancora Firenze può beneficiare di una sola linea a regime, con le linee 2 e 3 agli albori. Con i lavori che saranno agli albori ma con l’impatto dei cantieri che si fanno sentire eccome sulla viabilità cittadina. E allora, quando gli fanno notare l’inchiesta de La Nazione che nei giorni scorsi ha contato 80 operai nei cantieri invece dei 200 previsti, l’umore del sindaco si fa nero, nerissimo. Tanto da sbottare contro le ditte incaricate dell’esecuzione dei lavori:  “Sospendo le nuove ordinanze finché i cantieri già aperti non andranno a pieno regime”. Non basta; Nardella per la seconda volta, nel giro di alcune settimane, ha convocato le aziende  a Palazzo Vecchio. “La pazienza- dice il sindaco che vedrà i responsabili delle aziende venerdì prossimo- ha un limite e noi il limite lo abbiamo superato. Non posso far pagare ai cittadini i disagi per le colpe delle ditte che devono realizzare queste opere”.

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