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Sabato, 27 Aprile 2024
Le reazioni della politica / Centro Storico / Largo Fratelli Alinari

Sicurezza, nuovo scontro Lega-Pd. Annunciato flash mob dei comitati sul luogo dell'omicidio

L’attacco: “Città abbandonata a se stessa dall’amministrazione”. La replica: “Non doveva pensarci Salvini?”

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Dopo l’accoltellamento della scorsa notte in largo Alinari, riprende quota (e difficilmente la perderà da qui a giugno) lo scontro sulla sicurezza in città tra opposizione e Partito democratico. Mentre domani la rete dei Comitati fiorentini ha annunciato un flash mob nell’area dove è avvenuto l’omicidio. “Ci troveremo in modo simbolico e silenzioso - dice Simone Simone Gianfaldoni, presidente comitato Cittadini attivi San Jacopino - Firenze non è più come prima ed una maggiore sicurezza appare ogni giorno più necessaria”.  “Basta finto buonismo per nascondere le problematiche sotto la sabbia. Bisogna affrontarle e combatterle sul campo. Non a chiacchiere che puntualmente le porta via il vento. Non ce ne frega dei  giochi politici, ‘colpa sua, colpa loro’. Noi vogliamo vedere i fatti”.

La Lega:  “Nardella gestisce da 10 anni la sicurezza urbana”

Ma proprio politicamente è uno dei temi forti della campagna elettorale, ormai lanciata anche se mancano quasi tre mesi al voto. E la Lega torna ad accusare: “Il tasso di violenza e criminalità ha raggiunto livelli di allarme vero. Questa città è ormai abbandonata a se stessa da questa amministrazione”, l’attacco del capogruppo a Palazzo Vecchio Federico Bussolin e della segretaria fiorentina Barbara Nannucci “Sono 10 anni che il sindaco Nardella gestisce la sicurezza urbana, dovrebbe conoscere le zone d'ombra ed i pericoli per contrastarli accuratamente ma ciò non accade, per il solito buonismo rosso per cui la politica delle regole e della ‘tolleranza zero’ non è di sinistra”.

E poi snocciolano i dati, replicando indirettamente alle reiterate richieste dell’amministrazione fiorentina di avere più forze dell’ordine in città, intestando i meriti alla azione del Carroccio. 40 militari in più per Strade Sicure e 20 per le stazioni “oltre al numero ingente di poliziotti introdotti sul territorio del capoluogo già negli ultimi mesi come annunciato dal ministro Piantedosi. Le polemiche del sindaco Nardella e dell'assessore Funaro sono fuoriluogo. I problemi della città, le piazze di spaccio o il Parco delle Cascine sono rimasti nelle medesime pessime condizioni da decenni e chi lo ha consentito sono coloro che hanno governato la città: il Pd”.

Armentano (Pd): “Attendiamo ancora dal governo gli agenti promessi”

A replicare è il capogruppo dem Nicola Armentano che tira fuori altri numeri dalle 1700 telecamere di sicurezza, al progetto Negozio sicuro passando per i 400mila euro per la presenza di guardie giurate nelle aree a densità commerciali la sera, i 50 nuovi ispettori della polizia municipale, con gli agenti dotati di bastoni distanziatori, le limitazioni alla vendita di alcolici e il raddoppio delle risorse per gli educatori di strada. 

“Dal governo, invece, attendiamo ancora gli agenti delle forze dell’ordine promessi”, chiamando in causa direttamene il vicepremier: “È bene ricordare le responsabilità del ministero dell’Interno. Proprio l’ex ministro Salvini aveva promesso, quando era ministro dell’Interno che avrebbe risolto tutti i problemi di sicurezza, il ministro Salvini quello che prometteva i porti chiusi..”. “Ci pare – conclude Armentano - che si voglia solo fare confusione sulle responsabilità per il gusto di fare polemica a livello di politica locale. L’amministrazione ha altri compiti ma, evidentemente, agli esponenti della Lega fa più comodo addossare le colpe al Comune”.

A dargli manforte il deputato Federico Gianassi che parla di fallimento del governo:  “Avevano promesso ordine e sicurezza e stanno clamorosamente fallendo. Non c’è italiano che dopo un anno e mezzo di questo governo della destra si dichiari più sicuro di quanto non fosse prima. I sindaci in tutta Italia si rimboccano le maniche mentre il governo, che ha la responsabilità dell’ordine pubblico, non fa nulla, non manda agenti sul territorio, consuma tante parole e i fatti stanno a zero.  E di fronte a tutto questo dobbiamo ascoltare persino le vergognose accuse dei partiti di destra che tacciono di fronte agli omicidi quando avvengono nelle città governate a destra - come accaduto due mesi fa a Pisa - e si scatenano se c’è un fatto di cronaca nera che avviene nelle città amministrate dal centrosinistra, come avvenuto oggi a Firenze. Invece di sprecare parole inutili, ammettano il loro fallimento e chiedano piuttosto al loro governo di cambiare passo”.

La pensa così anche l’assessore Andrea Giorgio: “La premier Meloni ieri è venuta in città, non ha detto una parola sulla sicurezza e non ha portato neanche uno degli agenti più volte promessi. È uno scandalo che trattino queste questioni solo durante le campagne elettorali o quando sono all’opposizione, sottraendosi a ogni responsabilità rispetto al ruolo di Governo che hanno: dal ministero a Roma ai suoi uffici sul territorio. Sono anni che, prima al ministro dell’Interno Salvini, ora a Piantedosi, la città chiede più forze dell’ordine e presidi sul territorio nelle aree critiche per ovviare alle carenze croniche di organico e al turn over nelle forze di polizia, e per rispondere alle esigenze di tranquillità dei fiorentini. Nessuna risposta, solo proclami o silenzio che cozzano con smania di dichiarazioni ogni volta che accade un fatto tragico come quello di oggi”.

Dardano (Italia viva): “Bisogna presidiare maggiormente il territorio”

Sulla vicenda interviene anche Italia viva con la capogruppo Mimma Dardano che ricorrda la bocciatura della mozione per valutare la fattibilità di collocare nei locali adiacenti alla Basilica di Santa Maria Novella un presidio attivo h 24 destinato al controllo dell’area.  “Come Italia Viva – continuiamo a dire che bisogna presidiare il territorio, la prossimità della polizia municipale è fondamentale ma non di meno lo è il lavoro urgente che bisogna fare sul senso di coesione sociale, Firenze non può perdere la sua umanità, l’altro è parte del tutto”.

Torselli: “Firenze come Sin City, serve un Cpr in Toscana”

“Le cronache dipingono una città in mano ai delinquenti dove vige solo la legge della violenza e del più forte. La realtà supera la fantasia e Firenze sembra essersi trasformata in Sin City - aggiunge Francesco Torselli, capogruppo di FdI in consiglio regionale - Stiamo pagando le conseguenze delle politiche buoniste e immigrazioniste portate avanti dalla sinistra negli ultimi 20 anni, che hanno aperto le porte a tutti. Per noi vale una sola e semplice regola: chi delinque o non ha diritto, non può stare in Italia. Per questo torno a chiedere con urgenza l’istituzione di un Cpr in Toscana. In Italia ce ne sono solo 10 e fanno fatica a coprire le esigenze di tutta la Nazione. Non è la soluzione definitiva alla criminalità fiorentina, ma è sicuramente una direzione verso cui puntare senza paraocchi ideologici”.

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