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Martedì, 30 Aprile 2024
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Emergenza caldo: a Firenze altri tre giorni da bollino rosso

Attenzione ai cittadini più fragili. Le raccomandazione dei medici

Per altri tre giorni, da oggi fino a sabato 15 luglio, Firenze è tra le città con il bollino rosso del ministero della salute che nel nuovo bollettino sulle ondate di calore indica il massimo rischio per tutta la popolazione e, in particolare, per i cittadini più fragili: anziani, bambini molto piccoli e persone affette da malattie croniche. Secondo le previsioni la temperatura massima percepita sarà sempre di 37°.

Ieri il record di giornata è stato raggiunto sempre alla stazione meteo Firenze Orto Botanico con 37,3 gradi registrati alle 15.15 (ora solare); alle 9 di stamani (sempre ora solare) si sono raggiunti i 29,8°.  

Le raccomandazione dei medici

"In questi giorni di caldo torrido è fondamentale seguire le buone norme di salute, a cominciare da un'idratazione frequente, e soprattutto rimanere in contatto con i propri cari, specie le persone più fragili e anziani. Non vanno lasciati soli". A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Firenze.

"Gli effetti sul nostro corpo di temperature elevate e costanti, come quelle che stiamo vivendo, possono avere conseguenze molto negative sull'organismo ed è importante prestare attenzione - dice il Presidente dell'Ordine dei Medici -. Le famiglie, anche nei giorni di vacanza, è necessario che restino aggiornate sulle condizioni delle persone più anziane, monitorino il loro stato di salute e di coscienza, le invitino ad assumere liquidi ogni ora anche quando non ne percepiscono il bisogno e a seguire comportamenti responsabili. È utile anche indossare abiti leggeri e non aderenti, non assumere alcolici, mangiare verdure e frutta fresca, evitare sforzi fisici e di uscire nelle ore più calde, fare bagni e docce con acqua tiepida".

"Un appello alla responsabilità va anche ai più giovani, i neo lavoratori, che possono per inesperienza sottostimare i rischi dell'afa e delle temperature elevate. Soprattutto chi lavora all'aperto - conclude Dattolo - deve essere prudente: non abbia paura di chiedere momenti di pausa ai propri datori, si ricordi sempre di bere acqua fresca con continuità per evitare disidratazione e, per quanto possibile, evitare affaticamenti eccessivi nel cuore della giornata".

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