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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Tre piatti toscani per combattere il caldo estivo

Il caldo è arrivato: ecco tre ricette facili e veloci della tradizione toscana da cucinare a fornelli spenti. Per mantenersi in forma e combattere il solleone

Ricetta della panzanella

Buona, semplice e leggera, la panzanella è una delle ricette più amate della regione. Noi vi illustriamo la ricetta tradizionale, freschissima e veloce.

Ingredienti per 4 persone: 300 gr di pane toscano raffermo; 1 cipolla rossa; 1 cetriolo; 3 pomodori; Basilico e aceto; Sale e pepe q.b. e Olio extra vergine di oliva.

Prendete un contenitore con dell'acqua fredda e metteteci il pane raffermo a mollo. Una volta ammorbidito, strizzatelo bene e riducetelo in briciole dentro una zuppiera. Pulite e tagliate la cipolla e il cetriolo, aggiungete il basilico e condite il tutto con olio, aceto e sale secondo il vostro gusto. Aggiungete le verdure condite al pan molle, fate lo stesso con i pomodori tagliati a fette e mischiate bene il tutto. Lasciate riposare in frigo per qualche ora e servite con un giro d'olio a crudo e altre foglie di basilico intere.

Prosciutto e popone

Non chiamatelo “melone”. In Toscana e soprattutto a Firenze, il termine “popone” non indica solo il gustosissimo frutto estivo, ma diviene anche sinonimo di persona poco furba e lenta. La parola deriverebbe dal greco “pèpon”, ovvero “cotto al sole”, “maturo”. Non è una caso dunque che il popone sia davvero buono solo quando completamente maturo.

Ottimo come antipasto o addirittura come portata unica, il binomio prosciutto-popone è l’accoppiata vincente dell’estate. Semplicissimo da preparare, ideale per un pasto veloce sulla spiaggia, per realizzarlo vi basteranno solo un paio di accorgimenti: un prosciutto (rigorosamente crudo) di buona qualità e un popone maturo al punto giusto. Pur essendo un salume, ricordatevi che il crudo è la carne più sana e indicata nelle diete.

Fave e pecorino

A Firenze i baccelli non esistono. Le fave possiedono ottimi valori nutrizionali, ricche di proteine e povere di grassi, oltre a straordinarie qualità terapeutiche, quali la capacità di abbassare il colesterolo e contrastare l’anemia. Se associate al pecorino, meglio se della Garfagnana o delle colline lucchesi, noto come “baccellone”, creano un piatto fresco e assolutamente genuino.

Anche qui non c’è bisogno di accendere i fornelli né di rinunciare ad un buon formaggio, nonostante l’incombenza della prova costume: il pecorino, sebbene più calorico rispetto ad altri, se consumato in giuste quantità è adattissimo per qualunque dieta.

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