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10 modi di dire fiorentini che dovresti conoscere

Tra storia e leggenda, ecco le origini delle espressioni fiorentine più curiose che potreste sentire nel capoluogo toscano

4) "Uscio e bottega"

Un detto legato alla storia della città e alla lunga tradizione delle sue botteghe artigiane. Le antiche botteghe fiorentine ricordavano nella forma quelle romane: sotto un grande arco ricavato dalla parete dell’edificio si affacciava una sorta di bancone, dove avvenivano le trattative di compravendita e la merce veniva acquistata dai numerosi clienti.

La merce era conservata all’interno del negozio e non sempre il cliente veniva fatto entrare all’interno del locale, restando piuttosto al di là del bancone, lungo la pubblica via. L’eccezione veniva fatta per gli acquirenti più facoltosi, che magari avevano la necessità di esaminare i prodotti che erano sul punto di comprare.

Proprio di fianco al bancone si trovava l’ingresso del negozio, solitamente posizionato sul lato sinistro oppure al centro. Questa entrata corrispondeva anche all’ingresso nell’abitazione del commerciante, che spesso aveva la casa proprio nel retrobottega.  L’uscio di casa coincideva così con la porta d’ingresso del negozio, una disposizione che ha dato origine alla curiosa espressione “uscio e bottega” per indicare che il luogo di lavoro e l’abitazione costituivano nell’antica Firenze un tutt’uno.

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