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Gian Burrasca: una piccola peste tutta fiorentina

Era il 17 febbraio 1907 quando Luigi Bertelli, meglio noto come Vamba, pubblicò la prima puntata del celebre “Giornalino”: un classico per ragazzi tutto fiorentino, con protagonista il pestifero e indimenticabile Giannino Stoppani

Una piccola peste fiorentina

Giannino Stoppani è l’amico che ogni bambino vorrebbe avere. Sempre pronto ad architettare scherzi diabolici, annoiarsi in sua compagnia è praticamente impossibile: protagonista di mille avventure, annotate con cura nel suo giornalino, Gian Burrasca è autore di una lunga serie di birbonate.

Lo vediamo così distruggere orologi a martellate, scappare dalla finestra, far esplodere camini, tagliare i ricci di una malcapitata bambina, persino nascondere delle anguille nel pianoforte.

L’intento di Giannino, però, non è solo sconfiggere la noia in un mondo adulto in cui nessuno sembra volersi occupare di lui.

Come sottolinea Irene Pazzaglia, “la finezza psicologica di Vamba consiste, soprattutto, nell’elaborare un personaggio che il più delle volte agisce in base a un suo preciso codice morale e comportamentale, alternando eccessi di vivacità e qualche raro lampo di stizza a una disarmante e ingenua buona fede.”

“Giannino” - prosegue Pazzaglia- “è convinto di agire bene, e non esita a mettere in atto quanto gli passa per la mente, senza prevedere neppure lontanamente le conseguenze delle sue azioni.”

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