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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gian Burrasca: una piccola peste tutta fiorentina

Era il 17 febbraio 1907 quando Luigi Bertelli, meglio noto come Vamba, pubblicò la prima puntata del celebre “Giornalino”: un classico per ragazzi tutto fiorentino, con protagonista il pestifero e indimenticabile Giannino Stoppani

“Ecco fatto. Ho voluto ricopiare qui in questo mio giornalino il foglietto del calendario d'oggi, che segna l'entrata delle truppe italiane in Roma e che è anche il giorno che son nato io, come ci ho scritto sotto, perché gli amici che vengono in casa si ricordino di farmi il regalo."

Inizia così il celebre Giornalino - o meglio, il diario - di Giannino Stoppani, soprannominato Gian Burrasca. Di famiglia borghese fiorentina, Giannino è un bambino di nove anni che ne combina di tutti i colori, facendo impazzire la sua famiglia e tutti quelli che gli gravitano intorno.

Giannino Stoppani, in arte Gian Burrasca

Un personaggio talmente iconico da essere divenuto proverbiale: ancora oggi, infatti, “essere un Gian Burrasca” significa avere un atteggiamento impetuoso, incontenibile e irriverente.

Scapestrato, senza filtri e irrimediabile combina guai, Gian Burrasca debutta con le sue avventure sul Giornalino della Domenica nell’Italia giolittiana del 17 febbraio 1907. 

Le oltre 50 puntate vennero in seguito raccolte dall'autore, Luigi Bertelli, che firmò con lo pseudonimo di Vamba quello che, ancora oggi, viene considerato uno dei più divertenti libri per ragazzi di sempre: il Giornalino di Gian Burrasca.

Lo spirito monello e canzonatorio di Giannino si nasconde nel nome d’arte del suo ideatore: il fiorentino Bertelli, infatti, scelse come pseudonimo Vamba, nome del buffone di Cedric il Sassone nel romanzo storico “Ivanhoe” di Walter Scott.

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