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Energia pulita: progetto per produrla con la fusione nucleare

Candidatura congiunta di Toscana e Emilia Romagna per realizzare un impianto pilota

Stanziati 3 milioni di euro a sostegno della candidatura congiunta, presentata da Toscana ed Emilia-Romagna, del Centro di Ricerca Enea del lago del Brasimone sull'Appennino tosco emiliano come sito per realizzare un impianto pilota di ricerca per testare la produzione di energia elettrica utilizzando la tecnologia della fusione nucleare.

Lo stabilisce una delibera, presentata dall'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo, approvata dalla giunta nell'ultima seduta del 29 gennaio.

La candidatura del Centro di Ricerca Enea di Brasimone, che si trova nel territorio di Camugnano in provincia di Bologna, a due chilometri dal confine con la Toscana, è stata presentata dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana in risposta ad un avviso pubblicato da Enea (con scadenza 31 gennaio 2018) per selezionare, nel territorio nazionale, un sito idoneo ad ospitare un Centro di ricerca per la realizzazione dell'esperimento DTT (Divertor Tokamak Test). Lo stanziamento complessivo ammonta a 28 milioni di euro, 3 dei quali arrivano dalla Toscana.

Il progetto DTT è già stato approvato dal Consorzio europeo EuroFusion. Enea è titolare dell'iniziativa che consentirà di studiare materiali, componenti e soluzioni ingegneristiche per futuri sistemi di produzione di energia pulita e sicura. “Un progetto che - come ha sottolineato Ciuoffo -, potrebbe rappresenterebbe un'opportunità di crescita per il sistema della ricerca e per la competitività del sistema produttivo regionale, con risvolti positivi anche in termini occupazionali”.

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