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Educazione civica: slitta di un anno l'obbligo d'insegnamento

L'educazione civica sarà aperta all'ambiente, all'ecologia, diritto alla salute, al dibattito su mafia, bullismo e cyberbullismo

La scuola è iniziata con 53mila nuovi insegnanti per l’infanzia, la primaria, la secondaria di primo e secondo grado grazie al decreto firmato dall'ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti. A Firenze in particolare sono circa 5mila nuovi insegnanti. L'ex ministro era anche un sostenitore della reintroduzione dell'educazione civica obbligatoria nelle scuole. Ma tra un cambio di governo ed un altro la nuova materia è stata rimandata a settembre 2020. Il nuovo ministro Lorenzo Fioramonti ha deciso di ascoltare e dare ragione al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, il quale a fine agosto aveva ricevuto il decreto da approvare (il parere del Cspi è obbligatorio ma non vincolante). 

Il provvedimento - che rendeva la materia obbligatoria - è entrato in vigore il 5 settembre, a ridosso dell'inizio delle scuole e quindi non è stato possibile organizzare le ore e i docenti che avrebbero dovuto insegnare la Costituzione. Neanche la soluzione che voleva adottare l'ex ministro è sembrata attuabile (insegnarla sotto forma di sperimentazione nazionale) e per questo il rinvio è stato necessario, secondo Fioramonti.

Le parole del Ministro

“Abbiamo appreso del parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione relativo alla sperimentazione sull’insegnamento dell’Educazione civica - dichiara il Ministro -. Sentirò a breve associazioni di dirigenti, docenti e studenti per discutere con loro della possibilità di avviare una seria programmazione a partire da gennaio 2020 (con tanto di fondi aggiuntivi in Legge di Bilancio), per fare quello che il precedente Ministro non aveva fatto, cioè preparare in modo efficace le scuole nell’ottica dell’introduzione dell’Educazione civica nel settembre 2020, come previsto dalla legge”

La nuova educazione civica

L'educazione civica sarà aperta all'ambiente, all'ecologia, diritto alla salute, al dibattito su mafia, bullismo e cyberbullismo. Non sarà però una vera materia, verrà studiata per 33 ore nel corso dell'anno scolastico e forse tra due anni potrebbe diventare una "vera" materia

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