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Il presidente Andrea Della Valle scrive una lettera aperta alla città

Il presidente dopo le tensioni di questi giorni ha scritto un lettera rivolta a tutti i fiorentini. Renzi: "la Fiorentina è in ottime mani e dal punto di vista istituzionale c'e' la massima vicinanza e amicizia"

La Fiorentina è Firenze, Firenze è la Fiorentina. Spezzettata tra infiniti campanilismi, da prima di Dante ai giorni nostri, la città si riscopre unita solo sotto il colore viola. Finché c’è di mezzo l’amore per la maglia, poi, appena il discorso si addentra sul tecnico, i fiorentini riemergono nel gioco incessante della contrapposizione. Tutti mister, nessuno escluso, ognuno con la propria ricetta. Se la situazione non brilla inoltre, se le difficoltà prendono il sopravvento, la contestazione diventa il ritornello della piazza. Le giornate di questa difficile estate viola stanno lì a dimostrarlo. Polemiche a non finire, continui confronti – scontri tra la tifoseria e la società (Corvino e Mencucci in testa) ed una ferita con la proprietà profondissima, tanto che la polemica tra la famiglia Della Valle e la tifoseria sembra stia inglobando tutta Firenze. Due schieramenti contrapposti: chi sostiene la presidenza ricordando il cammino della squadra, dalla rifondazione ai fasti di Prandelli e della Champions; chi si scaglia contro i Della Valle, colpevoli a detta loro di non spendere le loro energie – denari per la squadra, di aver messo in piedi per questa stagione un organico di basso livello, ma soprattutto di non aver mai dimostrato troppo amore per la maglia e la città. Questioni storiche e pratiche, sentimentali ed infine sportive. La tensione è arrivata alle stelle in questi giorni, nelle cancellate del Franchi è comparso un nuovo striscione, l’ennesimo, contro la proprietà: nel lenzuolo bianco le parole degli “Ultras” che rispediscono al mittente l’ultima carta giocata dalla proprietà marchigiana: “Il Patto con la città”. Nervi tesi, tanto da far decidere ad Andrea Della Valle di non raggiungere il ritiro della squadra a San Piero a Sieve per non rischiare di fare da miccia ad un ambiante già pieno di benzina. Il presidente onorario dei viola tuttavia non è stato a guardare, ha preso carta e penna ed ha inviato una lettera (pubblicata sul sito ufficiale della Fiorentina) aperta a tutta la città di Firenze. Di seguito il testo integrale della lettera di Andrea Della Valle: 
 
Ci sono due fotografie, da non dimenticare mai, che rappresentano la storia recente di questa Società: la prima è il giorno della rifondazione, avvenuta a Firenze il primo agosto 2002, di una Società che non esisteva più e alla quale avevano tolto tutto, anche la sua storia e i suoi trofei; la seconda è quella degli anni della Fiorentina in Champions League, le indimenticabili emozioni di Liverpool in particolare.
Un percorso costruito in grandissima parte dalle persone che oggi guidano la Società, persone che godono della fiducia della Proprietà, fiducia che si sono guadagnati con i successi ottenuti e il rispetto che hanno sempre avuto per la maglia Viola. Successi ottenuti grazie anche al sostegno e all’entusiasmo della Città, delle istituzioni cittadine e soprattutto dei tifosi veri, che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno costante anche nei momenti difficili, anche quando poteva non essere popolare farlo.
La Fiorentina oggi è una Società che ha ottenuto in pochi anni risultati sportivi straordinari, che ha messo al centro del suo progetto i valori dell’etica sportiva, il corretto comportamento, il fair play (un esempio per molte altre Società), solidi bilanci economici, tra i migliori d’Europa (materia cui Firenze dovrebbe essere sensibile, visto il dramma finanziario vissuto in altri momenti), la costituzione di un settore giovanile forte che sia base del nostro futuro (e i recenti risultati sono lì a dimostrarlo), l’edificazione di un centro sportivo che la squadra non ha mai avuto e che sarà pronto prestissimo, come promesso.
Questi sono fatti reali, verificabili da chiunque; ed è su questi fatti che vogliamo ora confrontarci con la Città e con i tifosi veri che vogliono il bene della Fiorentina. A noi interessa l’opinione loro, non quella scomposta, rumorosa e incivile di un gruppetto di persone che certo non pensano al bene della maglia Viola e al futuro. È da loro che vogliamo sapere se la Società ha fatto errori imperdonabili in questi anni o se c’è stata incoerenza nella gestione e negli obiettivi. Soprattutto se si tiene conto anche di promesse istituzionali fatteci e che per mille motivi non sono state mantenute (E se fosse accaduto il contrario, la Proprietà, come molti ricorderanno, era pronta a sostenere e a rischiare un enorme investimento per dotare la Società di mezzi che le permettessero di competere per i traguardi più ambiti).
Ora io ho bisogno di sapere con estrema chiarezza che cosa la Città e i tifosi veri vogliono e si aspettano per il futuro della Fiorentina, capire quindi se ci sono ancora le motivazioni per cui la Proprietà accetti di continuare un percorso comune fatto di passione sportiva, di voglia di costruire insieme il migliore futuro possibile e di restituire a tutti il piacere di andare allo stadio per passare un pomeriggio di divertimento. Se questi presupposti non ci fossero, come abbiamo detto con chiarezza in altre occasioni, la Proprietà è pronta a farsi da parte.
Siamo noi adesso ad aspettare segnali concreti in tal senso, perché non è intenzione della Società rimanere ancora per molto con questo clima che ci ha creato enorme amarezza e delusione. È necessario che si inizi subito un dibattito serio e civile tra tutti i tifosi veri, la Città e le istituzioni, Sindaco in testa, perché siano resi chiari il loro pensiero e i loro desideri, in modo che anche noi possiamo prendere con serietà e civiltà le nostre decisioni. Sicuramente, per quanto ci riguarda, non cominceremo il prossimo campionato con questo clima, fra atteggiamenti spesso incomprensibili e perfino incivili in alcuni casi. Ora è la Società che vuole sapere che cosa farete voi per la vostra Squadra: come la sosterrete e con chi volete proseguire il vostro cammino futuro. La risposta che abbiamo bisogno di sentire, ed è l’unica che ci interessa, è quella della Città, Sindaco in testa, e delle centinaia di migliaia di tifosi veri che vogliono veramente il bene della loro Squadra, quelli che fino ad ora sono rimasti in silenzio.
C’è bisogno che si senta finalmente la voce di tutti quelli che tengono veramente alla Fiorentina.  Ciò che ci diranno sarà determinante per farci capire quali sono le decisioni migliori da prendere per il futuro immediato di questa Società che noi, insieme a voi, abbiamo rifondato dal nulla”.
 
La presidenza sembra essere arrivata ad un bivio ed in questa lettera si scorge chiaramente. In sintesi o la città ritrova spirito di squadra o i Della Valle sono pronti a farsi da parte. Ma c’è qualcosa di più; la lettera è un invito esplicito al sostegno ed alla condivisione. Ed in questa direzione Il primo tirato in causa dalla lettera è il sindaco della città Matteo Renzi. E questa mattina il primo cittadino non ha mancato di rispondere all’invito di Andrea Della Valle, rimarcando sostegno pieno alla presidenza: “Credo - ha dichiarato il sindaco - che la Fiorentina oggi sia in ottime mani. Dal punto di vista personale ritengo che la presenza della famiglia Della Valle sia molto importante, una ricchezza per Firenze, non solo per la Fiorentina e dal punto di vista istituzionale c'e' la massima vicinanza e amicizia”. Renzi su questo tema ha poi aggiunto: “Per quello che ci riguarda la città crede nella scommessa Fiorentina non da ora. Abbiamo anche scelto di aderire all'invito di portare in consiglio di amministrazione il vicesindaco e il presidente del consiglio, Dario Nardella e Eugenio Giani, come uditori, e quindi di collaborare a pieno. Se ci sono delle polemiche di una parte dei tifosi verso la società, pur rispettando tutte le forme di dissenso, il nostro giudizio è evidente”. E sulla polemica sul restauro del Colosseo: “Sono polemiche assurde. Della Valle ha fatto un’operazione geniale dal punto di vista del marketing, da numero uno, ma anche un'operazione che è un segno positivo per l'intero sistema italiano. Se il Colosseo viene rimesso a posto non credo che un fiorentino debba essere triste”. In conclusione Renzi ha sottolineato le priorità di Palazzo Vecchio: “oggi la priorità dell'intervento della famiglia Della Valle su Firenze è la Fiorentina. Preferisco molto di più avere Della Valle alla guida della Fiorentina che investe sul Colosseo, che non Della Valle che mette a posto ponte Santa Trinita a Firenze e avere invece altre stravaganti proprietà o nuovi soci di un certo tipo nella Fiorentina”. 
 
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