U±R: rapporto sull’uomo all’epoca dei robot
Scritto come una formula matematica che nasconde una riflessione morale, U±R sta per Umano più o meno robot, e nella sua forma abbreviata distorce il titolo di R.U.R., il dramma fantascientifico scritto nel 1920 da Karel ?apek, nel quale per la prima volta compare il termine robot, che l’autore inventa a partire dalla parola ceca robota, lavoro. Proprio dalla lettura di questo testo Binario di Scambio_Compagnia Teatrale Universitaria ha avviato la sua riflessione analizzando il rapporto tra umano e robotico, ha scelto di tenere al centro il punto di vista dell’uomo.
In un’atmosfera tra il distopico e il lirico U±R porterà gli spettatori a compiere un viaggio tra gli interrogativi fondamentali che l’uomo, da secoli, si pone: Chi siamo? Dove andiamo? Cosa ci portiamo dietro? Il centro della riflessione è l’uomo, la società che lo circonda e le scelte che fa.
Lontano dai giudizi etici e al di là delle certezze, il confronto con l’avvenire tecnologico instaura dubbi e porta a riflessioni eterne sull’umanità, la conoscenza e l’arte.
Lo spettacolo è una produzione dell’Università degli Studi di Firenze con l’apporto dei Corsi di Laurea in Progettazione e Gestione di Eventi e imprese dell’Arte e dello Spettacolo e di Scienze dello Spettacolo e con la collaborazione del Laboratorio per le Arti performative e multimediali del Dipartimento in Storia, Archeologia, Geografia, Arte, Spettacolo dell’Ateneo fiorentino e del Comune di Prato.
INFO E PRENOTAZIONI:
cell. 393 8120835