"Il Don Giovanni" in scena al Teatro della Pergola
Filippo Timi ritorna al Teatro della Pergola, dopo lo straordinario record di incassi della scorsa stagione, con la ‘sua’ nuova riscrittura di un altro celebre classico Il Don Giovanni che segue i successi di Giulietta e Romeo e Amleto. Né secondo Molière, né secondo Mozart. Semplicemente secondo Filippo Timi: il mito di Don Giovanni, nelle mani del più irriverente degli artisti italiani, diventa il prototipo di una umanità volubile, che ha fame di potere, che ama la mistificazione e l’autoinganno.
Il Don Giovanni di Timi sa già di dover morire; conosce la sua fine; deve semplicemente rincorrerla. Sa che è condannato ad estinguersi, che non potrà esimersi dal suo appuntamento con la morte. Ha capito che la vita è ingiusta, giustificata solo dalla morte. Questa consapevolezza lo trattiene, non lo fa bruciare, benché desideri bruciare, essendo convinto che un desiderio morto non è più un desiderio. Il Don Giovanni è quindi una rilettura estetizzata e piena di contaminazioni musicali, dalle allucinazioni dei Pink Floyd all'Uomo Tigre, dal Leoncavallo de I Pagliacci a I migliori anni della nostra vita di Renato Zero. Sono incursioni che servono a rendere contemporaneo un mito.