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Lunedì, 29 Aprile 2024
Teatro

Trionfo per Dante in Santa Croce, Benigni scherza su Berlusconi

Successo per lo spettacolo in piazza Santa Croce. Numerosi i volti noti dello spettacolo. Benigni apre lo spettacolo con un parallelismo tra il Sommo Poeta e il Cavaliere

Per un sera essere mandati all’inferno non è stato un tormento, anzi un piacere. E’ stato sold out per il Robertone nazionale che ieri ha riproposto in piazza Santa Croce, a ragione, il “suo” cavallo di battaglia: TuttoDante. E che la serata fosse di pregio si poteva intuire dai tanti volti noti dello spettacolo che occupavano i filari di sedie davanti alla basilica. Gianni Morandi, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Mara Venier, Giorgio Panariello, Lorella Cuccarini e Federica Panicucci.

Il sindaco Matteo Renzi, anch’egli in prima fila, ha aperto lo spettacolo del comico toscano. “Questa piazza è la casa di Dante e Benigni il suo grande ospite d'onore", e come potrebbe essere altrimenti con la biancastra statua del Sommo Poeta che guarda imperturbabile il pubblico dall’alto.

Benigni non ha potuto tralasciare qualche stoccata alla politica. E nel mirino è finito il Cavaliere: “Parliamo subito dell'unico protagonista, Berlusconi, non so se c'é tempo di parlare di Dante, Berlusconi si è ripresentato”. L’apertura della prima serata dei dodici appuntamenti previsti è poi filata con una serie di parallelismi. Di quelli pungenti, alla Benigni insomma. Dante gli hanno fatto un processo ed è stato venti anni in esilio, Berlusconi gli hanno fatto duecento processi ed è stato presidente del Consiglio per venti anni". E ancora: "Dante ha avuto fede e questo lo ha portato vicino alla Madonna, Berlusconi ha avuto Fede e lo ha portato vicino a Regina Coeli, ma molto, molto vicino". "A Dante gli piaceva una donna e l'ha messa nell'empireo, a Berlusconi gli piaceva una donna e l'ha messa ai piani alti del Pirellone". Ma Benigni ne ha per tutti e non manca una battuta nei confronti del Pd: "Ora che Berlusconi si è ripresentato hanno tirato un respiro di sollievo perché con Berlusconi rischiavano di vincere". Al sindaco di Firenze Matteo Renzi, seduto in prima fila, Benigni ricorda la sua visita ad Arcore: "E' stata una delle serate più tristi della storia, Monti in confronto è Lady Gaga".Locadina Ufficiale-2

E a proposito del premier dice: "Monti doveva venire allo spettacolo, poi mi ha chiamato, ha fatto una chiamata a carico del destinatario e io ho detto, questo è Monti sicuro". Trova il modo di fare la battuta anche sulla liberazione di Rossella Urru, che saluta con calore in apertura di spettacolo. "Quando é scesa a Ciampino ha letto i giornali e ha detto: Voglio tornare in Congo". Infine una battuta sul 'taglio' delle province, con un occhio tutto toscano: "Accorpare Livorno e Pisa è una cattiveria, io ve lo dico". Non perde di vista Grillo: "Io e lui siamo colleghi. Se viene eletto minimo mi farà ministro degli Esteri. sarebbe una cosa bellissima, potrei parlare con Obama". La piazza ride e applaude. Poi si placa, arriva Dante e la lettura dell'undicesimo canto, quello sugli eretici. Alla fine  la standing ovation è dovuta.

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