Al Cestello va in scena la Locandiera di Goldoni
Scritta da Carlo Goldoni nel 1751, periodo della riforma teatrale da lui stesso istituita, “La locandiera” è oggi uno dei più grandi classici del Teatro Italiano. In scena al Teatro di Cestello da venerdì 20 a domenica 22 novembre (venerdì e sabato ore 20,45, domenica ore 16,45) nella regia di Paolo Biribò e Marco Toloni per Es Teatro. Protagonista è Mirandolina, efficiente locandiera fiorentina, dal piglio imprenditoriale e bottegaio, interessata soprattutto a far funzionare alla perfezione il suo albergo e con esso gli affari. In questo una figura modernissima, la cui attualità bene è sottolineata dalla regia schietta e asciutta di Paolo Biribò e Marco Toloni, coppia artistica assai consolidata. La sagacia e il grottesco, la decadenza di una classe nobiliare ormai destinata a soccombere all’avvento dell’era borghese, la vanità e il gioco leggero dei sentimenti, gli elementi centrali dell’opera, sono tradotti in quadri asciutti e immediati che lasciano agire l’ironia, la comicità così come la beffa, l’amore vero o presunto e su tutto l’inganno, a chiudere con lucida amarezza il ballo delle debolezze umane. Tutto ruota attorno alla protagonista, il cui “amore”, o forse più precisamente le cui grazie sono contese da un conte, dal blasone di fresco acquistato, e un da marchese spiantato d’antica casata e in evidente decadenza economica. Quando alla locanda arriva il cavaliere di Ripafratta, misogino convinto che si vanta di essere immune al fascino femminile, Mirandolina, risentita decide di farlo innamorare di sé. Riuscita nell’intento, rifiuterà l’amore dei tre nobiluomini per concedere la propria mano al fedele cameriere Fabrizio, al quale suo padre stesso l’aveva promessa. Protagonista è Dhemetra di Bartolome, con lei in scena Remo Masini, Goberto Teghini, Fabio Rubino, Enrico Dabizzi, Chiara Ciofini, Rosetta Ranaudo. Info e prenotazioni 055.294609