Tempo Reale Festival: un evento fra architettura, arte e musica elettronica
Un sabato all’insegna del contemporaneo fra architettura, arte e musica elettronica, sabato 2 dicembre alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella.
Fin dal pomeriggio la musica sarà la protagonista con la presentazione di progetti interessanti a tema musicale; la sera alle 21.00 il concerto con l’oboista Christopher Redgate.
Programma
Ore 17.30
RESIDENZE KATE / OPEN LAB
Presentazione a cura di artisti sonori residenti
Andrea Borghi SUPERELIEF
Giradischi preparato Andrea Borghi
Superelief di Andrea Borghi consiste nella possibilità di realizzare calchi di superficie di una determinata area o di un materiale. I calchi vengono restituiti in positivo per ottenere superfici a rilievo che vengono “suonate” da un giradischi preparato con apposite puntine.
Ground-to-sea + Biagio Laponte RR: (R)UMORE/(R)ESPIRO
Elettronica Biagio Laponte
Field recording, soundscape composition Emiliano Battistini
Flauto, fiati, pedal effects Fabio Mina
Composizione video Luca Mina
Per il progetto RR: (R)UMORE/(R)ESPIRO, il collettivo Ground-to-sea ha lavorato con il musicista Biagio Laponte alla creazione di una performance strumentale/elettroacustica e audiovisiva che mette in relazione paesaggio, paesaggio sonoro e musica minimale. Gli artisti del programma Residenze Kate offrono al pubblico i risultati del proprio lavoro svolto negli studi di Tempo Reale. Dopo una presentazione teorica della ricerca, gli artisti propongono un estratto del lavoro realizzato, che verrà seguito da un momento di discussione e approfondimento con il pubblico. Il programma Residenze Kate è dedicato alla memoria di Caterina Poggesi, collaboratrice del centro e promotrice del primo programma strutturato di residenze artistiche
Ore 21.00
Concerto con l’oboista Christopher Redgate, artista d’eccezione, interpreta tre opere innovative per oboe contemporaneo, precedute da uno dei grandi capolavori di Luciano Berio, artista d’eccezione, interpreta tre opere innovative per oboe contemporaneo, precedute da uno dei grandi capolavori di Luciano Berio. Le tre composizioni con elettronica impiegano tecniche sperimentali di intelligenza artificiale per estendere le potenzialità espressive sia dello strumento che dello stesso interprete. Il concerto si conclude con la prima assoluta del compositore britannico Craig Vear, ispirata dal solo “God Bless the Child” del grande jazzista Eric Dolphy.