Presentazione del libro: "Madame Curie. Indipendenza e modernità"
Il genio ribelle di Marie non ha investito soltanto la costellazione delle più avanzate teorie della fisica e della chimica. Ha rivoluzionato i costumi abituali del mondo della sua epoca. Dovremmo dire, però, che non era tanto la personificazione di una conoscenza perversa quanto un simbolo di modernità e indipendenza. E tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’intreccio profondo tra il voler scavare oltre le proprietà visibili delle entità materiali e la dedizione al lavoro, nella convinzione che la determinazione nella ricerca e l’insofferenza per i vincoli ingiusti fossero due facce della stessa medaglia: una curiosità che era piacere della scoperta e disprezzo di ogni rischio personale.
Marie Curie è stata una delle personalità più importanti del Ventesimo secolo. Scopritrice insieme al marito Pierre del radio, ha dato il via a una vera e propria era: quella dell’esplorazione dell’atomo. Prima donna a ottenere il Nobel (insieme a Pierre), primo scienziato a riceverne un secondo, prima donna a insegnare alla Sorbona di Parigi, la sua carriera è stata una continua, caparbia, appassionata ricerca alla scoperta dei misteri della radioattività e delle sue applicazioni. Una tenace figura di genio che, pur vacillando a causa delle tragedie che l’hanno colpita, ha continuato aoperare con abnegazione e impegno, lasciando un’eredità di incomparabile portata.