Trekking all'Oasi di Covigliaio
Toscana - provincia di Firenze- Il viaggio alla scoperta dell'oasi protetta di Covigliaio, nel comune di Firenzuola Fauna e flora sono i padroni L'Oasi ha un'estensione di ha 650 circa, posizionati tra il passo della Raticosa e il passo della Futa, comprendenti tre delle vette più alte del l'alto Mugello. La conformazione del territorio è principalmente boschiva con altimetrie che vanno da 850 a 1200 circa metri. La vegetazione è costituita da faggete, cerreti e conifere. In quest'ambiente ha trovato il suo habitat naturale il muflone che è stato immesso nel 1975 oltre ovviamente ad altri animali autoctoni, come il Falco, il tritone, il gambero di fosso, il cervo, il capriolo, il lupo. Istituita negli anni Settanta, è gestita dai diversi agricoltori/proprietari, dal circolo Legambiente Alto Mugello e da associazioni venatorie e promossa dall'Anpil di Firenzuola (Sasso di Castro/ monte Beni) su proprietà terriere private e non demaniali. Da due anni a questa parte, l'oasi, detta anche del Belvedere per il panorama circostante, è più fruibile a tutti. Che si tratti del camminatore esperto piuttosto che del passante più distratto del valico appenninico, grazie ad alcuni fondi comunitari sono stati riaperti e ripristinati sentieri, rigenerato le fontane presenti e migliorata tutta la cartellonistica locale. La frazione, antica stazione di posta (famoso l'albergo della Posta) nasce alle pendici del monte Beni (1264 mt) e guarda tutta la valle del Santerno. A differenza dei rimboschimenti degli anni Venti, e successivi, ad opera del Corpo Forestale in cui predominò la messa a dimora della Douglasia, specie di abete non autoctona ma tra le più diffuse in selvicoltura e per la generazione di biomassa, (grazie alla sua resa e capacità di crescita), successivamente, anche ai diradamenti, si sono inserite specie locali e latifoglie (acero, frassino e cerro) avviando comunque sperimentazioni su abeti (Bianco, Rosso e Douglasia) e pini su circa 200 ettari di estensione. Oggi, camminando, fino a 900 metri, si nota maggiormente il cerro e il carpino, dopo predomina decisamente il faggio. Si incontrano i caprioli e i mufloni che, in questo periodo, dalla roccia, silenziosi, scendono alla ricerca del cibo. Furono inseriti negli anni Settanta, ma oggi il lupo arrivato dagli Appennini predomina sugli stessi. Da un nucleo iniziale, se ne contano oggi circa duecento capi. Avremo l'opportunità di scoprire e approfondire le conoscenze della fauna e della flora grazie alla presenza dalla Dottoressa Carla Garavaglia dell'università di Bologna. Percorso: Si parte alle 9:30 Faggiotto-Boschetto-Fontana dell'amore-Rifugio Poggio Savena(pranzo), Sassarelli -Pianore- Monte Beni-Ritorno. Rientro alle 17:00 Dislivello 400/450 metri. Il pranzo sarà fornito dall'organizzazione composto da: Insalata di farro Roast-beef Arista Verdure grigliate Acqua, pane, caffè € 15.00 SOLO SU PRENOTAZIONE Il pasto verrà consumato al rifugio. Attrezzature consigliate: Scarponcini da trekking o similari, giacca a vento Contatti: Ilaria: 339 8127890 E-mail:info@trekkingmugello.com La Rocca ristorante - https://www.laroccaristorante.net/