La Domenica Metropolitana, ecco il programma per il 2 aprile
Torna come ogni prima domenica del mese la Domenica Metropolitana. Sono molte le attività proposte dai musei civici fiorentini per il 2 aprile.
Da segnalare la conversazione in mostra a Palazzo Strozzi in occasione dell’esposizione Bill Viola. Rinascimento elettronico alle h11.30, max. 15 partecipanti.
Sono inoltre in programma le visite accompagnate presso il Museo del Bigallo alle h9.30, 10.30, 11.30 e 12.30 (Piazza San Giovanni 1, prenotazione obbligatoria, tel. 055-288496).
Museo della Misericordia di Piazza Duomo, aderisce all’iniziativa con visite guidate alle h15.15 e alle h16.30 per gruppi di max 25 persone a visita (prenotazione obbligatoria, tel. 055-239393).
Si ricorda che tutte le visite guidate e le attività sono gratuite per i cittadini residenti nella città metropolitana di Firenze e la prenotazione è obbligatoria. All’atto della prenotazione è possibile riservare un solo appuntamento nel corso della giornata per un massimo di 5 persone. Senza prenotazione sono gli accessi ai Musei Civici Fiorentini.
Gli accessi sono disponibili fino ad esaurimento posti per motivi di sicurezza.
Museo di Palazzo Vecchio (orario 9.00/23.00)
Torre di Arnolfo (orario 09.00/21.00, 30 persone ogni mezz’ora); in caso di pioggia la Torre di Arnolfo resterà chiusa al pubblico per motivi di sicurezza. Sarà accessibile il Camminamento di Ronda.
Scavi archeologici di Palazzo Vecchio (orario 9.00/23.00, 25 persone ogni mezz’ora)
Santa Maria Novella (orario 13.00/17.30)
Fondazione Salvatore Romano (orario 13.00/17.00)
Cappella Brancacci in S. Maria del Carmine (ingressi 13.00/17.00, 30 persone ogni mezz’ora ultimo accesso ore 16.15)
Museo Stefano Bardini (orario 11.00/17.00)
Museo Novecento (orario 11.00/20.00)
Museo del Ciclismo Gino Bartali (Orario 10.00/16.00) Via Chiantigiana, 175 - Ponte a Ema
Attenzione: le biglietterie chiudono un’ora prima dell’orario di chiusura.
MUSEO DI PALAZZO VECCHIO
Visita a Palazzo
Per giovani e adulti orari: 10.00 durata: 1h15’
Palazzo Vecchio è il cuore di Firenze, simbolo della storia della città. Una storia che comincia nel 1299, quando nasce per ospitare i governanti della Firenze medievale, e che conosce un’età dell’oro nel momento in cui la famiglia Medici vi porta la propria residenza trasformandolo in una vera Reggia. La visita permette di comprendere come architetture, arti minori, sculture e dipinti concorrano alla creazione di un unicum ricco e complesso che si è trasformato, stratificato e rinnovato nel corso dei secoli. Percorsi segreti target: per giovani e adulti orari: 10.00, 11.30, 14.30, 16.00 durata: 1h15’ La proposta consente di visitare alcuni ambienti particolarmente preziosi: fra questi la scala realizzata per volere di Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia; lo Studiolo di Francesco I de’ Medici, raffinatissimo scrigno “di cose rare et pretiose”, e lo Scrittoio del padre Cosimo I (più conosciuto come Tesoretto); infine l’imponente struttura a capriate che sorregge il soffitto a cassettoni del Salone dei Cinquecento.
Giorgio Vasari e la fiera Chimera
Per giovani e adulti orari: 10.30, h12.00 durata: 1h15’
Così il Principe Francesco interroga Vasari nei suoi Ragionamenti: “Ditemi Giorgio avete voi certezza che la sia la chimera di Bellorofonte, come costoro dicono?” E il maestro Vasari risponde: “Signor sì perché ce n’è il riscontro delle Medaglie, che ha il Duca mio Signore che vennono da Roma con la testa di Capra appiccata in sul collo di questo Leone, il quale come vede Vostra Eccellenza, ha anche il ventre di serpente; e abbiamo ritrovato la coda, che era rotta fra que’ fragmenti di bronzo, con tante figurine di metallo, che Vostra Eccellenza ha vedute tutte, e le ferite, che ella ha addosso lo dimostrano, e ancora il dolore, che si conosce nella prontezza della testa di questo animale, ed a me pare che questo Maestro l’abbi bene espresso.” Giorgio Vasari, che seguì il rinvenimento della Chimera in Arezzo, il suo trasferimento nel palazzo ducale e la sua collocazione nella sala di Leone X, conduce il pubblico alla lettura di questa splendida scultura bronzea, simbolo delle “radici etrusche” riscoperte e rinnovate da Cosimo I de’ Medici sul piano sia politico sia artistico.
In bottega, dipingere in fresco
Per famiglie con bambini dagli 8 ai 12 anni orari: 15.00, 16.30 durata: 1h15’
“Di tutti gli altri modi che i pittori faccino, il dipingere in muro è il più maestrevole e bello”. Così Giorgio Vasari presenta la tecnica dell’affresco, considerata fra le più difficili poiché non consente ripensamenti e richiede una perfetta conoscenza dei materiali e dei pigmenti. L’atelier consente di cimentarsi con le diverse fasi di esecuzione di un piccolo affresco, che al termine dell’attività i partecipanti potranno portare via con sé.
La Chimera: i mostri da vincere
Per famiglie con bambini dai 6 ai 10 anni orari: 10.30, 12.00 durata: 1h15’
La Chimera ritrovata ad Arezzo a metà Cinquecento ed esposta in via eccezionale in Palazzo Vecchio è un monstrum: nel senso di creatura fantastica con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale, formata da parti diverse e per questo spaventosa, ma anche capace di suscitare stupore e ammirazione. Partendo dall’osservazione di questa incredibile scultura e dal racconto del mito i partecipanti saranno invitati a scoprire i numerosi mostri che abitano il palazzo, dopodiché ciascuno potrà dare vita alla creatura mostruosa che più lo spaventa e affascina al tempo stesso…per poi vincere lei, le proprie paure e i propri limiti.
Vita di corte
Per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni orari: 10.00 durata: 1h15’
Oggi Palazzo Vecchio è un museo, ma nel Cinquecento era la residenza del duca Cosimo I de Medici, di sua moglie Eleonora de Toledo e dei loro undici figli. Attraversando le sale del museo i visitatori potranno non solo ammirare lo splendore della reggia ma anche immaginare i sontuosi banchetti nella Sala Grande e i terrazzi fioriti come giardini. Infine sarà possibile indossare mantelli e zimarrine, scarpe e cappelli cinquecenteschi oppure dilettarsi con alcuni giochi da principini.
Per fare una città ci vuole un fiore
Per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni orari: 10.00 durata: 1h
Firenze deve il suo nome all’origine che avrebbe avuto la colonia romana di Florentia, fondata su una vivace distesa fiorita lungo il fiume Arno. Non è facile stabilire se si tratti di verità storica o mitica, così come non è facile definire quale sia il fiore che simboleggia la città dalla sua nascita: un giglio, un iris, un giaggiolo? Il racconto si svolge tra i fiori per portare i bambini a riappropriarsi del simbolo della città, molto visto ma poco osservato, e comprendere come Firenze sia proprio come un fiore, da custodire e da tenere con cura.
Favola profumata della natura dipinta
Per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni orari: 11.30 durata: 1h
La bellezza e l’equilibrio perfetto della Natura erano inesauribili fonti d’ispirazione per l’uomo del Rinascimento. Attraverso la contemplazione della Natura, l’uomo poteva cercare di attingere ai segreti della vita e della felicità; per questo motivo i palazzi di corte cominciarono ad arricchirsi di giardini dove passeggiare. È difficile immaginare che in un palazzo di pietra la Natura possa avere un ampio spazio; eppure in Palazzo Vecchio è decisamente presente, voluta da un Duca e da una Duchessa che avevano un grande amore per la terra, la caccia, la pesca, i cavalli e i giardini. Ecco una favola che – anche grazie alla magia dei profumi – saprà restituire il ricordo, e quindi la vita, alla meravigliosa natura dipinta nelle sale del Palazzo.
MUSEO NOVECENTO
Visita al Museo
Per tutti, giovani e adulti orario: 15.00 durata: 1h15’
Le visite consentono di ripercorrere a ritroso il XX secolo individuando i movimenti, le poetiche e gli artisti che ne hanno segnato i decenni. A partire dalla Biennale di Venezia del 1988, intesa come primo riconoscimento dei giovani fiorentini De Lorenzo, Guaita e Catelani, il percorso ripropone le tensioni e gli ideali degli anni Settanta e Sessanta – con grandi opere quali la Superarchitettura di Archizoom e Adolfo Natalini o il Plurimo di Emilio Vedova – per poi addentrarsi negli anni centrali del Novecento, riccamente rappresentati grazie alle donazioni di importanti artisti e collezionisti (fra questi Alberto Della Ragione, all’interno della cui collezione spiccano capolavori di De Chirico, Sironi, Casorati, Depero, Morandi, Martini) e giungere fino all’alba del secolo, animata dalle prime pulsioni delle avanguardie internazionali.
MUSEO STEFANO BARDINI
Visita al museo
Per tutti, a partire dai 10 anni orari: 14.00 durata: 1h15’
Nel museo si respira la passione che ha animato l’antiquario e connoisseur Stefano Bardini nell’acquisire nel corso della sua vita una quantità così ingente di opere d’arte. La visita permette di conoscere la sua straordinaria collezione, dalle grandi opere – fra cui la Carità di Tino di Camaino o la Madonna dei Cordai di Donatello – alle preziose testimonianze di arti minori quali cassoni, maioliche, tappeti, armi, bronzetti.
CAPPELLA BRANCACCI
Visita Cappella Brancacci
Per giovani e adulti orari: 14.00 durata: 50’
Il convento di Santa Maria del Carmine racchiude un vero e proprio tesoro dell’arte rinascimentale: la cappella voluta da Felice Brancacci e dipinta dai grandi maestri Masolino, Masaccio e Filippino Lippi. La visita consentirà di leggere le diverse scene delle storie di San Pietro centrando l’attenzione sulle novità stilistiche e costruttive introdotte dal giovane Tommaso, chiamato Masaccio per sua “straccurataggine” - come scrive Vasari - ma divenuto universalmente noto per la portata rivoluzionaria della sua arte.
FONDAZIONE SALVATORE ROMANO
Visita della Fondazione Romano e di Santo Spirito
Per giovani e adulti orari: 15.30 durata: 1h15’
La visita consentirà di ammirare la raffinata collezione dell’antiquario Salvatore Romano - donata alla città di Firenze e custodita nell’antico cenacolo del convento agostiniano - e l’annessa basilica, capolavoro di architettura rinascimentale, edificata nel XV secolo su progetto di Filippo Brunelleschi in sostituzione di una più modesta chiesa duecentesca, oggi patrimonio del fondo Edifici di Culto e scrigno a sua volta di preziose opere: un esempio per tutti, il Crocifisso di Michelangelo Buonarroti.
COMPLESSO DI SANTA MARIA NOVELLA
Visita a Santa Maria Novella
Per tutti, a partire dai 10 anni orari: 14.30 durata: 1h15’
Le visite accompagnano il pubblico alla comprensione di uno straordinario documento della storia dell’ordine domenicano ma anche di un fondamentale capitolo della città di Firenze. In questo senso un’attenzione particolare sarà dedicata alla storia dell’ordine, i cui caratteri teologici soggiacciono a tutte le vicende architettoniche e artistiche del convento, ma anche alla partecipazione attiva della cittadinanza, che da sempre ha supportato la vita del complesso grazie a lasciti, committenze e patronati, coinvolgendo i maggiori artisti del Medio Evo e del Rinascimento: fra questi Giotto, Masaccio, Filippo Brunelleschi, Paolo Uccello, Domenico Ghirlandaio, Filippino Lippi.
Vita quotidiana in Santa Maria Novella
Per famiglie con bambini dai 6 ai 10 anni orari: 16.00 durata: 1h15’
Il complesso di Santa Maria Novella offre l’occasione per immaginare e ricostruire la vita, le regole, l’orario e le mansioni dei frati domenicani del tredicesimo secolo apprezzando nel contempo la ricchezza dei capolavori che il convento racchiude. Sarà quindi possibile rivivere sulla propria pelle lo scorrere del tempo nel convento - la preghiera nella grande chiesa, tradotta in forma visiva nelle grandi opere di Giotto, Masaccio, Brunelleschi o Ghirlandaio; il pasto comune in refettorio; la riunione nella sala del Capitolo; lo studio in biblioteca, il silenzio nel chiostro; la cura e l’assistenza nell’infermeria; il riposo nei dormitori - giungendo ad apprezzare la portata storica e artistica del complesso.
MUSEO DEL BIGALLO (Piazza San Giovanni,1)
Visite accompagnate al Museo orari: 9.30, 10.30, 11.30, 12.30 necessaria la prenotazione tel.055 288496
Nell’antico edificio in Piazza San Giovanni, che fu sede delle confraternite della Misericordia e del Bigallo, sono conservate preziose opere d’arte di soggetto religioso, fra le quali la celebre Madonna della Misericordia (scuola di Bernardo Daddi, 1342), con la più antica veduta di Firenze. L’affresco e dominato da una ieratica figura – Maria o forse una figura allegorica – vestita di un magnifico piviale e con un copricapo che sembra la mitria di un vescovo: una “sacerdotessa di giustizia sociale” il cui ministero e a favore dei bisognosi. La ricca decorazione dello stolone e un manifesto delle opere di misericordia, sia nelle raffigurazioni entro i tondi, che nelle parole latine "pronunciate" in prima persona: "visito, poto, cibo" (visito, disseto, sfamo), "Misericordia Domini plena est terra "(la terra e piena della misericordia del Signore).
Misericordia di Firenze in Piazza Duomo
Visite guidate gratuite orari: 15.15, 16.30 25 partecipanti ciascuna: la prenotazione gratuita è obbligatoria tel. 055-239393 L’edificio di piazza Duomo, riaperto lo scorso 20 gennaio 2016, custodisce pregevoli opere, quali una Madonna del Ghiberti, la magnifica composizione di Luca della Robbia, che sovrasta l’altare dell’Oratorio, il bellissimo San Sebastiano martire – patrono del Sodalizio – opera del noto scultore Benedetto da Maiano ed ancora la famosa Madonna della Misericordia, accolta nel sostengo a tempietto, sempre nell’Oratorio, di sicura scuola fiorentina appositamente realizzata per la Compagnia.