Il giardino rifiorito, la mostra all'Opificio delle pietre dure
Delle oltre 180 piante che costituiscono la collezione delle "piante in cera del museo Botanico", sette sono state restaurate e si possono ammirare in una mostra presso l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Il miracolo è evidente: il colore torna a brillare, le parti mancanti sono state ricostituite dalla grande abilità delle restauratrici. Le piante in cera costituiscono una collezione che risale ai secoli 18° e 19° durante la dominazione Lorenese della Toscana. Gli artisti ceroplasti erano veri maestri nell'arte, soprattutto Clemente Susini a cui si devono anche i famosi modelli del corpo umano che si possono ammirare al Museo della Specola di Firenze.
Queste piante in cera, modellate come documento, immagine, memoria di piante esotiche portate a Firenze da spedizioni e viaggi scientifici, sono realizzate in grandezza naturale e con una estrema precisione nei dettagli. Anche il vaso che le tiene è prezioso, in quanto si tratta di porcellana della Ginori di Doccia.
Normalmente le ceroplastiche vengono custodite presso la Sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze, che però è chiusa al pubblico al momento.
Quale migliore occasione, quindi, per vederle presso l'Opificio, unitamente all'esposizione permanente dell'istituzione che è un poco conosciuto ma interessantissimo museo della città.
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