G7 d'Arte, la mostra internazionale gratuita nel sacrario di Santa Croce | FOTO
Sette artisti, sette nazioni, una mostra. "G7 d'Arte" non è solo un'esposizione artistica ma è un ponte tra presente, passato e futuro. La mostra ospitata in un luogo solitamente chiuso al pubblico, il sacrario della basilica di Santa Croce, è stata realizzata in occasione del G7 della cultura, che si tiene a Firenze il 30 e 31 marzo, e offre la possibilità di conoscere ed apprezzare gli artisti contemporanei dei paesi i cui ministri della cultura parteciperanno al summit (Germania, Giappone, Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Regno Unito).
Nel sacrario i visitatori gratuitamente potranno anche avere un primo assaggio della Florence Biennale, in quanto gli artisti parteciperanno alla XI edizione della manifestazione in programma dal 6 al 15 ottobre alla Fortezza da Basso di Firenze.
Il tema centrale dell'esposizione internazionale è "eARTh: Creatività e Sostenibilità" - curata da Melanie Zefferino con la direzione generale di Jacopo Celona - e gli artisti scelti sono noti per il loro lavoro di ricerca dei materiali e delle forme.
"I sette portavoce" hanno quasi tutti partecipato alla Florence Biennale e vinto il premio "Lorenzo il Magnifico", l'Italia ed in particolare Firenze per loro sono molto importanti e, come hanno dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione, "è un onore partecipare a questa mostra".
Gli artisti
Eva Moosbrugger per la Germania è stata pluripremiata per le sue installazioni scultoree in vetro e metallo, ha vinto il German Design Award 2017 e nel 2009 il premio Lorenzo il Magnifico. A G7 d'Arte espone "Six Forms" istallazione esposta al Veste Museum of Contemporary Glass di Coburg.
Gary Barnhart per il Canada. La sua arte trae ispirazione dall'arte primitiva del Pacifico sud-occidentale, delle sculture del centro e sud America, e dai simboli dell'arte Inuit in Canada. In Italia è rimasto affascinato dall'arte etrusc, per due anni, nel 2011 e 2013 ha vinto il premio Lorenzo il Magnifico per la scultura.
Louise Giblin artista per la Gran Bretagna, nel 2015 ha vinto il premio "Lorenzo il Magnifico" per la scultura. E' famosa per i suoi busti di atleti olimpici. Nella mostra saranno visibili tre busti in metallo e resina molto simili alle fusioni in bronzee degli atleti.
Per la Francia è presente Jean-Pierre Rousset con splendide tre fotografie scattate sul “cammino francese” per Santiago de Compostela. Premiato al Festival franco-giapponese d’arti contemporanee. Attraverso immagini di castelli, spedali e cappelle appartenute all’Ordine dei cavalieri templari – e oggi patrimonio dell’Unesco – questo artista multanime, membro del comitato editoriale di “Festin, revue des arts et du patrimoine en Aquitaine”, svela l’anelito dell’essere umano ad acquisire coscienza del mistero della vita attraverso il sacro.
Dagli Stati Uniti d’America, Romolo Del Deo espone le sue sculture in bronzo, con le quali esprime l’idea di un passato che, attraverso “frammenti” di memoria, si trasfonde nelle forme del presente. Ha studiato all'Accademia delle Belle Arti, nel 2015 ha vinto il premio Lorenzo il Magnifico.
Vi sono poi le opere d’arte tessile del giapponese Yasumichi Nakagawa, fantasmagoriche maschere di grandi dimensioni che evocano l’eredità dei Samurai.
Infine, Pasquale Celona - artista figurativo nonché Presidente di Florence Biennale, da lui fondata insieme al fratello Piero nel 1997 - espone la sua grande tela raffigurante l’Annunciazione facendo omaggio alla pittura quattrocentesca della città medicea e sostenendo così il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel suo operare affinché il cosiddetto “G7 della Cultura” possa essere l’inizio di un “nuovo Rinascimento”.