Il fantasma di Canterville
La Compagnia delle Quinte instabili porta sul palco uno dei grandi capolavori del teatro per regalare una domenica di risate. Una famiglia di facoltosi americani, gli Otis, acquistano un antico maniero in Inghilterra, Canterville Chase. Esso però è infestato dal fantasma di un antico signore del castello, Sir Simon de Canterville. Gli sforzi disperati di Sir Simon per terrorizzare e scacciare gli Otis si infrangono invariabilmente contro la sufficienza degli adulti e gli scherzi dei bambini, dando vita ad una inverosimile e divertentissima guerra per il dominio della proprietà. Ma il fantasma ha anche una terribile storia di sangue e morte sulla coscienza; solo la giovane Virginia potrà risolvere la questione fra l’ectoplasma e gli americani, ad un prezzo indicibile. È un Wilde particolare, quello delle short stories, assai diverso dal commediografo graffiante che ha dato vita a personaggi come Ernest Worthing e Lady Chiltern. Canterville è anche un luogo di speranza, dove alberga una bontà che non si vede spesso nei salotti d’Inghilterra come li dipinge l’autore. Fra tutti i suoi racconti, solo in Canterville c’è il matrimonio perfetto fra la profondità del sentimento e l’allegra quanto micidiale stoccata della penna più famosa d’Irlanda.