Giorgio Moroder, il pioniere della Dance music a Firenze
A 78 anni il re della Dance music, Giorgio Moroder, ha annunciato il suo primo vero tour con cantanti e ballerini. Sarà l'occasione per celebrare la sua carriera (tra i premi vinti 3 Oscar e un Grammy Awards) e i suoi grandi successi, non a caso il tour si chiama "Celebration Of The 80’s" prenderà il via dalla Gran Bretagna ad aprile 2019 e si concluderà a maggio in Francia. Ovviamente il produttore, famoso per canzoni come Take My Breath Away e Flashdance... What a Feeling, passerà anche da Firenze, il 18 maggio 2019.
A Celebration of the 80's sarà una serata piena di successi dance, sia classici che recenti. La performance rimarrà fedele alle sue radici ma con adattamenti che guardano al futuro. I fan vedranno Moroder headliner, alle prese con vocoder, effetti elettronici e suoni. Suonerà il pianoforte e condividerà storie personali che non hanno mai abbandonato le pareti del suo studio. Renderà omaggio alla musa di lunga data Donna Summer con la disco-diva in diretta sullo schermo che si esibirà in sincronia con Moroder e la sua band.
Moroder ha avuto un'influenza importante nell'industria musicale per oltre 55 anni, a partire dal 1963. Fu il primo a mettere la musica dance su un battito percussivo ripetitivo e ad abbandonare le leggi dell'armonia inserendo il sintetizzatore al centro del progetto musicale. I primi grandi riconoscimenti sono arrivati negli anni 70 con la musica e le produzioni per Donna Summer ("I Feel Love", "On the Radio" e "Love to Love You Baby", "Hot Stuff" tra gli altri), riconoscimenti che hanno poi portato ad altre grandi collaborazioni con Cher ("Bad Love"), Blondie ("Call Me"), David Bowie ("Cat People"), Debbie Harry ("Rush Rush"), Freddie Mercury ("Love Kills"), Bonnie Tyler ("Here She Comes") e Pat Benatar ("Here's My Heart"). Un enorme contributo alla musica pop che ha portato l’artista ad essere insignito di quattro Grammy Awards.
Moroder commenta così il suo primo tour dal vivo: "È qualcosa che ho sempre voluto fare, i fan hanno continuato a contattarmi, chiedendo se avrei mai fatto un vero tour. In passato era impensabile che i produttori abbandonassero i loro studi. Quel territorio era riservato ai cantanti. Oggi, i produttori di DJ e musica sono diventati le superstar della musica dance pop, quindi il momento è quello giusto e io non vedo l’ora di farlo!"