Incontro con Francesco Gurrieri al Teatro L'Affratellamento
Firenze, venerdì 23 maggio alle 17,30 al Teatro L'Affratellamento (Via G. Orsini, 73) presentazione del libro di poesie DISEGNI INDOCILI di Francesco Gurrieri.
Introducono Luigi Mannelli (Presidente Società Ricreativa L'Affratellamento di Ricorboli) e Silvia Tozzi (Direttore editoriale di Florence Art Edizioni). Intervento critico di Silvia Cardini (Università di Firenze). Letture a cura di Angela Giuntini e Andrea Giuntini. Coordinamento di Maria Giuseppina Caramella (Presidente della Fondazione il Fiore). L'incontro sarà accompagnato dalla Proiezione di "Letteratura di pietra", una suggestiva e asciutta carrellata di immagini-testimonianza del lavoro di architetto e artista svolto in anni più o meno recenti da Francesco Gurrieri.
Promosso dalla Fondazione il Fiore, dal Teatro l'Affratellamento e da Florence Art Edizioni si terrà il prossimo venerdì 23 maggio alle ore 17,30 nell'accogliente salone del Teatro l'Affratellamento di Firenze un incontro dedicato alla poesia di Francesco Gurrieri con la presentazione del suo ultimo libro "Disegni indocili".
La raccolta di poesie, edita dalla casa editrice fiorentina, riunisce testi afferenti ad un arco di tempo non breve e a circostanze diverse. Suddivise in sezioni, le poesie affrontano in gran parte temi di stringente attualità e, come in altri scritti precedenti, riflettono l'amore e l'attenzione mai scontata e critica per la sua città, Firenze.
"La vocazione dell'uomo e poeta, - scrive Simone Rebora - procede di pari passo con il suo impegno di architetto e restauratore, come dimostra l'immediata suggestività di quei versi che si aprono a descrivere il paesaggio urbano, colto dall'alto dei ponteggi o dal giardino di casa, nella personale nostalgia di momenti ormai perduti, o nella memoria storica e collettiva depositata in quelle vedute, in quegli edifici. Gurrieri descrive, spesso si limita ad elencare nomi disponendoli all'orizzonte, quasi cercando d'individuare con essi le coordinate del proprio essere-nel-mondo, esercizio di orientamento che è anche metafisica lotta contro il frantumarsi degli eventi.
E per l'appunto "indocili" sono i suoi disegni, su cui spesso torna il tormento - e l'orgoglio - di una sfida già persa, ma comunque irrinunciabile. Contare l'infinito, spiegare l'indimostrabile, contenere l'inevitabile: esigenze che si traducono nella presa di coscienza di una condizione difficile da accettare, eppure necessaria nello «stage della vita». Un trovarsi sempre "al di qua" della soluzione, prima di quella rivelazione in cui sarà anche il nostro dissolvimento. E chi non lo comprende, chi pretende di non percepirlo, è anche colui che condanna la civiltà alla sempre più irrimediabile brutalizzazione, colui che nell'affermare i disvalori dell'oggi, recide radici di profondità millenaria."
Francesco Gurrieri architetto italiano e docente universitario, restaura monumenti e cura città storiche. Ha scritto libri d'arte antica e moderna. La narrativa e la poesia sono sue fedeli compagne di viaggio. Dirige con Maria Fancelli ed Ernestina Pellegrini il periodico di letteratura Il Portolano.
Maggiori approfondimenti sulla sua biografia alla pagina https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Gurrieri
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