“L’attività legislativa di Firenze capitale”: conferenza di Ginevra Cerrina Feroni
La produzione normativa del parlamento nel periodo di Firenze capitale fu particolarmente «intensa, sia per quantità che qualità» e ci ha lasciato un’«eredità giuridica e culturale di enorme valore».
A ricordarlo è Ginevra Cerrina Feroni, ordinario di Diritto costituzionale italiano e comparato nella Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze e docente di Diritto pubblico alla Bocconi di Milano, che martedì 1 dicembre, alle 16,30, al Palagio di Parte Guelfa di Firenze terrà una conferenza proprio sul tema “L’attività legislativa di Firenze capitale”.
Questo incontro è il sesto appuntamento del ciclo “Firenze oltre le mura” coordinato da Mirka Sandiford e Marta Biani del Lyceum Club Internazionale di Firenze, insieme a Riccardo Pratesi del Circolo Fratelli Rosselli e Adalberto Scarlino del Circolo Piero Gobetti, nell’ambito del programma di iniziative “Firenze capitale 1865-2015”, promosso dal Comune di Firenze. Un ciclo di conferenze pensate in primis per gli studenti delle scuole secondarie ma aperto e finora gradito a tutta la cittadinanza. L’ingresso è libero.
«La conferenza – spiega Ginevra Cerrina Feroni nel suo breve testo di presentazione - esaminerà il contesto in cui maturò la scelta del trasferimento della Capitale a Firenze e le ragioni politiche di tale scelta. Sarà analizzata l’organizzazione concreta della vita politico-istituzionale nella città di Firenze e, soprattutto, avrà ad oggetto l’analisi della più rilevante produzione normativa di quegli anni. Produzione che si rivelò intensa, sia per quantità che qualità: basti pensare alle cosiddette leggi di unificazione amministrativa ed, in particolare, alla legge 20 marzo 1865, n. 2248 con i suoi sei allegati (la legge comunale e provinciale, la legge di pubblica sicurezza, la legge di sanità pubblica, la legge sul Consiglio di Stato, la legge sul contenzioso amministrativo, la legge sulle opere pubbliche). A distanza di poco tempo fu approvata anche la legge organica sull’ordinamento giudiziario e, sempre in quel periodo, entrò in vigore il nuovo codice civile. Il Parlamento di Palazzo Vecchio va ricordato anche per le misure introdotte volte ad un decisivo processo di laicizzazione dello Stato, per i provvedimenti di natura fiscale tesi a fronteggiare il disavanzo pubblico, per la famosa legge sulle guarentigie, oltre che per la legge sul censimento generale della popolazione del Regno. Insomma anni brevi ma intensi che ci hanno lasciato una eredità giuridica e culturale di enorme valore».
Il programma di “Firenze oltre le mura” proseguirà il 15 dicembre con una conferenza di Cosimo Ceccuti intitolata “Firenze non più capitale”. Sono già fissate anche le conferenze del 2016: Mariella Zoppi “La grande trasformazione urbana” (16 febbraio 2016), Ariane Landuyt “Gli stranieri a Firenze” (15 marzo 2016), Anna Maria Pellegrino sul suo libro La città più artigiana d’Italia, (12 aprile 2016), Giovanni Cipriani “Donne e salotti” con a seguire ballo in costumi originali d’epoca dell’Atelier de dance del maestro Donald Francis (10 maggio 2016).
Per ulteriori informazioni, visitare la pagina su Facebook “Firenze oltre le mura” o il gruppo su Facebook “Eventi di ‘Firenze oltre le mura’”.
Addetto stampa Lorenzo Sandiford
333-3459187, lorenzo.sandiford@gmail.com
Ginevra Cerrina Feroni
è Professore Ordinario di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato nella Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze ed è docente di Diritto pubblico nella Università Luigi Bocconi di Milano. E’ Vice Presidente della Associazione Nazionale di Diritto Pubblico Comparato ed Europeo ed è membro del Consiglio Direttivo della Associazione Italiana dei Costituzionalisti. E’ membro del comitato scientifico di numerose riviste tra cui Diritto Pubblico Comparato ed Europeo, Percorsi Costituzionali, Munus Rivista giuridica dei servizi pubblici, Confronti Costituzionali e dell'Istituto Storico per il Pensiero Liberale Internazionale. E’ Vice Presidente della Fondazione Cesifin “Alberto Predieri” (Centro per lo studio delle istituzioni finanziarie). Ha fatto parte della Commissione dei 35 esperti per le riforme istituzionali nominata dal Governo Letta nel giugno 2013. Ha al suo attivo oltre 90 lavori tra volumi e saggi.