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Capodanno a costo zero a Firenze

Se tutti sanno ormai del concerto di Elio e le Storie tese, molti non sono a conoscenza che il Capodanno sarà gratuito. Non solo per i cittadini ma anche per il Comune che ha trovato gli sponsor per finanziare San Silvestro

Elio e le Storie Tese in piazza della Stazione, gospel in Santissima Annunziata, jazz in piazza della Repubblica, disco music anni ’70 in Largo Annigoni e la musica classica in piazza Signoria. Queste le cinque piazze coinvolte per altrettanti concerti di Capodanno a Firenze. La festa inizierà venerdì 31 dicembre dalle 21 e proseguirà fino a notte fonda. Il tutto a costo zero per il Comune, grazie a sponsor privati, in particolare la Cassa di risparmio di Firenze che coprirà i 300mila euro di spese da affrontare.

L’evento più atteso è l’appuntamento con Elio e le Storie Tese in piazza della stazione. La band suonerà dalle 23.45 e sarà preceduta da I Ganzi e The Hacienda. Dopo Elio la festa continuerà con un dj e vj set. Chi ama la musica jazz e folk può optare per piazza della Repubblica, dove ci saranno i Funkoff (preceduti dai Camillocromo), mentre chi cerca musica da discoteca, in particolare ritmi anni settanta, può andare a Largo Annigoni. Piazza Signoria si conferma un palco per la musica classica, con un concerto del maestro Giuseppe Lanzetta che dirigerà l’Orchestra sinfonica nazionale moldava. Infine uno spettacolo di musica nera con il ‘Pastor Ron Gospel Show’ in piazza Santissima Annunziata.

“Anche quest’anno Firenze riscoprirà il piacere di trascorrere il Capodanno in piazza – ha detto il sindaco Matteo Renzi–. Confermiamo le scelte dello scorso anno e aggiungiamo anche piazza Annigoni, così da diversificare ulteriormente l’offerta musicale. Firenze è una città plurale e vogliamo offrire una festa per tutti i gusti”.“Abbiamo scelto – ha aggiunto – di nuovo piazza della stazione per l’evento centrale della serata. Questo perché la piazza è oggetto di numerose trasformazioni, dall’abbattimento della pensilina alla convenzione con l’Arma dei carabinieri per l’uso di alcuni spazi della caserma Mameli che saranno restituiti alla città. Ecco, la stazione è il luogo che più di altri ci dice come sta cambiando e come cambierà Firenze”.

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